VENEZIA. In questa incontrollata voglia di attingere alla propria biografia e di mescolare fiction e vita che si avverte in questa 73esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica ci si è messo, con qualche rischio, anche Gabriele Muccino con L'ESTATE ADDOSSO che passa al Festival di Venezia nella sezione Cinema nel Giardino e poi in sala dal 15 settembre con 01.
Dopo MIA MADRE FA L'ATTRICE di Mario Balsamo e TOMMASO di Kim Rossi Stuart, arriva anche il dopo maturità di Muccino, un viaggio di formazione post-diploma negli Usa di un ragazzo borghese che tira per la prima volta fuori la testa dal suo caldo guscio.
Una piccola e momentanea deriva trasgressiva, la sua, alla scoperta di altri modi di poter vivere e soprattutto alla scoperta dell'amore.
Protagonisti Marco (Brando Pacitto), 18 anni, che sta per diplomarsi al liceo e non sa cosa vuole dal futuro, e Maria (Matilda Lutz), una ragazza della stessa scuola, anche lei appena diplomata, ma che Marco detesta considerandola, a ragione, pedante e conservatrice.
La capacità davvero straordinaria di Muccino di mettere in scena una realtà-favolistica insieme alla voglia di fare un romanzo di formazione su una realtà che conosce bene («Sono partito da una storia di cui conosco bene le coordinate: la mia estate della maturità, anno 1991, un viaggio negli Usa») si misura questa volta con un budget ridotto, meno di quattro milioni di euro.
Cosa mai succede a Marco e Maria? Un amico comune, insieme a un diabolico imprevisto, faranno sì che le loro incompatibilità dovranno fare i conti in un viaggio insieme verso San Francisco, dove ad attenderli ci sono Matt (Taylor Frey) e Paul (Joseph Haro). Due ragazzi americani gay legati sentimentalmente e che provengono da New Orleans, ovvero da una Louisiana profondamente omofobica.
Manco a dirlo la conservatrice Maria non accetta subito la coppia gay («sono froci» dice in auto rivolgendosi a Marco), ma poi in un coinvolgimento ludico, anche troppo parossistico, ecco i quattro ragazzi on the road, felici su una spiaggia, in crociera una barca, nei ristoranti giusti. Anzi va detto che l'anima borghese e conservatrice di Maria si rivela più duttile alla trasgressione del progressista Marco. Certo per lei, come per lui, questa vacanza sarà una breve parentesi con dentro una possibilità di scelta: tornare alla vita di prima o spingersi verso nuovi modi di esistenza.
La colonna sonora, come la canzone omonima L'estate addosso, è di Lorenzo Jovanotti Cherubini.
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