ROMA. Compie 60 anni "Totò, Peppino e la... malafemmina", film in cui la scena della lettera è diventata un vero e proprio cult. Probabilmente senza questa lettera, non sarebbe uno dei film più amati dagli italiani anche al centesimo passaggio tv.
Il fatto è che a dettare quella lettera c'era Antonio Caponi (uno straordinario Totò) al fratello Peppino (Peppino De Filippo). Due proprietari terrieri, ma soprattutto molto meridionali e cafoni quanto basta per essere boriosi e ridicoli allo stesso tempo. Specie quando di mezzo c'era una lettera da scrivere a una 'malafemmina' milanese di 'alto bordo' (così la definisce Totò). E questo per salvare Gianni (Teddy Reno), figlio di Lucia (Vittoria Crispo), la loro sorella vedova, che si era perdutamente innamorato di Marisa (Dorian Gray), prima ballerina di avanspettacolo.
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