VENEZIA. A quasi tre secoli dall'uscita del romanzo capolavoro di Daniel Defoe, dopo una mezza dozzina di versioni cinematografiche da Meliès a Pierce Brosnan, passando per Bunuel, varie serie tv, e cartoni animati liberamente ispirati, (Flo, la piccola Robinson), arriva anche il primo lungometraggio per il grande schermo animato in CGI sul leggendario naufrago. È Robinson Crusoe di Ben Stassen e Vincent Kesteloot, coproduzione franco-belga presentata in anteprima a Venezia nella preapertura di Cartoons on the bay e in sala il 5 maggio con Notorious. «In un'edizione che ha come tema 'dei miti ed eroi', ci è apparsa la scelta migliore proporre Robinson Crusoe, che è stato uno dei primi grandi eroi della nostra infanzia» ha detto il direttore artistico di Cartoons on the bay Roberto Genovesi, prima della proiezione per il pubblico alla quale ha partecipato anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Stassen (Le avventure di Sammy, Il castello magico) e Kestelooot che avevano già diretto insieme Sammy 2 - la grande fuga, alleggeriscono la storia, grazie alla sceneggiatura di Chris Hubbell Sam Graham e Dominic Paris, di tutti gli aspetti cupi ripensandola per i più piccoli e rendendo la nuova famiglia 'animale' di Robinson, protagonista e trattando temi sempre attuali come l'accoglienza. A posto del fido indigeno umano Venerdì, come miglior amico di Robinson c'è Mak detto Martedì, pappagallo adolescente iperattivo al quale la vita sull'isola sta decisamente stretta. Il suo incontro con Robinson arriva quando il ventenne aspirante disegnatore di mappe, tanto volenteroso quanto imbranato, imbarcatosi per una spedizione su una goletta (dove soffre costantemente di mal di mare) con il suo fedele, saggio e molto paziente cane scozzese Ainsley, affronta il naufragio della nave, causato dalla tempesta. Robinson e Ainsley, ma anche i due 'scorretti' gatti randagi di bordo, May e Mal, approdano con il relitto dell'imbarcazione sugli scogli di un'isola. Qui oltre a Martedì, esaltato dall'arrivo dei nuovi arrivati, trovano, la 'posse' del pappagallo. La compongono Kiki, femmina di martin pescatore, saggia quanto diffidente verso gli 'estranei'; Rosie, maiale sempre in cerca di cibo; la capra un pò lagnosa e miope Scrubby; Il camaleonte Carmello, distaccato e coraggioso; il porcospino Epi che pensa soprattutto a giocare, protetta da Pango, un pangolino suo amico fraterno. Le conoscenze un po' confuse di Robinson e quelle acquisite 'sul campo' dagli animali, permettono al gruppo di formare una nuova famiglia affiatata, nonostante non manchino i pericoli: da una nave di pirati alla 'bandà di gatti formata da May, Mal e i loro numerosi figli. «La diversità in questa nuova versione di Robinson Crusoe, è data dal fatto che è raccontata dal punto di vista degli animali e illustra il loro contributo alla sopravvivenza di Robinson - spiega Kesteloot nelle note di regia -. Era importante stabilire una complicità con il pubblico, che già conosce alcune parti della storia». Per lui «era estremamente importante mantenere la differenza tra animali e umani. Se Robinson dovesse naufragare su un'isola in cui gli animali camminano eretti, indossano abiti e lo invitano a cena, si sarebbe potuto perdere uno degli elementi essenziali della storia: l'isolamento che prova un essere umano a essere separato dai suoi simili. Chiaramente, non c'era intenzione di realizzare un documentario, nè di limitare in alcun modo la libertà dei film d'animazione».