Una maschera - anzi tre - simil-Anonymous per nascondere la propria identità e suscitare curiosità, un brano orecchiabile e ironico in perfetto stile spiaggia-estate-divertimento e uno sponsor d'eccezione come Maurizio Costanzo: et voilà il gioco, pardon, il successo è servito. Protagonisti di uno fenomeni dell'estate, in radio e sul web, sono i Veramente Anonimi, un trio mascherato che ha scalato le classifiche con il brano Bella di Mamma. In rete, i tre hanno lasciato dietro personaggi ben più blasonati di loro come il Jovanotti dell'Estate addosso o quell'Alvaro Soler incoronato re del tormentone 2015 con El Mismo Sol. «Era difficile immaginare tutto questo successo», racconta all'ANSA il frontman della formazione, raggiunto con una triangolazione telefonica degna di una spy story. Lascia scegliere a noi come chiamarlo: troppo banale Mister X e allora optiamo per un più professionale Doctor T. «Diciamo che si è trattato di un caso, forse 'voluto, ma pur sempre un caso - aggiunge la voce misteriosa che qui e là lascia cadere qualche indizio -. Ero a Los Angeles per registrare il mio primo album rock, anche se io sono noto per altro. Con i miei due compagni di band - loro sì, musicisti a tempo pieno - ci siamo trovati in sintonia. E da questa sintonia è nato Bella di mamma, un brano che non c'entra nulla con il rock, ma riprende un pò i brani degli anni '80, con un orecchio a certe sonorità e arrangiamenti dei Daft Punk, con il dovuto rispetto. E abbiamo vinto la scommessa». In realtà dietro alla semplicità e alla leggerezza del brano, c'è un progetto ben più articolato e impegnato. Il singolo dei Veramente Anonimi, infatti, dà il via all'omonimo progetto diretto da Maurizio Costanzo. «L'idea è partita dal fatto che tutti si concentrano sul cantare, come succede nei talent, e il rischio è che nessuno scriva più - spiega il nostro Doctor T -. Per questo ho proposto a Costanzo (con il quale ho contatti professionali che niente hanno a che vedere con la musica) un laboratorio gratuito da erogare tramite internet, dedicato a giovani autori». Bella di mamma, quindi «oltre a nascondere 300 doppi sensi che lascio trovare a chi ascolta», vuole essere anche una provocazione verso tutti coloro che non rispettano il diritto d'autore. «La maschera serve a dimostrare che la precedenza va data alla canzone, non a chi la canta. Abbiamo voluto essere anonimi, Veramente Anonimi, come spesso accade ai giovani autori». Anche le maschere utilizzate, non sono state scelte a caso. «Sono quelle degli attivisti di Anonymous: abbiamo voluto creare una dissonanza tra le loro battaglie e quella per la difesa del diritto d'autore. Il tutto gratis in rete che loro auspicano danneggia gli autori. Il diritto d'autore va difeso per evitare che scompaiono professionalità. La musica va comprata». Dopo la pubblicazione di «Bella di mamma», la band supporterà i brani musicali proposti alla piattaforma, dando una voce a chi spesso non ce l'ha. «Al progetto, potranno aderire anche cantanti noti, prestando la propria voce e non il proprio volto. E magari destinando in beneficienza gli introiti». Intanto i Veramente Anonimi hanno già pronte altre due canzoni «in stile pseudo-demenziale, sulla scia di Elio e Le Storie Tese o degli Skiantos. Un disco? Vedremo».