PALERMO. A migliaia al Teatro Massimo per Vexations di Satie, il concerto più lungo della storia della musica. Giovani, turisti, musicisti, curiosi hanno gremito il foyer anche in piena notte, mentre i cento esecutori si alternavano al pianoforte e ad altri strumenti ogni quarto d'ora. Un flusso ininterrotto, scandito da una clessidra. A dare il via alla maratona, ieri sera alle 22 in punto, è stato Oscar Pizzo, pianista e direttore artistico del Teatro. Da lì è partita una staffetta di cui sono stati protagonisti i cento musicisti che si sono candidati nelle settimane scorse: tra loro una forte rappresentanza di docenti e allievi del conservatorio Bellini, artisti del Teatro, componenti dell'Orchestra giovanile mediterranea. E poi Jonathan Stockammer, direttore del primo concerto sulle stelle in programma domani sera al Castello Utveggio; il compositore Alberto Maniaci, che ha diretto un ensemble di archi stamattina; e - sempre stamattina - il gruppo vocale SeiOttavi che ha eseguito davanti a una platea gremita il pezzo "a cappella". "Una grande sfida - ha commentato il portavoce dei SeiOttavi Massimo Sigillò Massara - molto difficile riprodurre queste note soltanto con le voci. È la prima volta che lo si fa in assoluto".
La maratona andrà avanti fino a stasera alle 22. Per tutte le 24 ore di esecuzione, anche in piena notte, una squadra di musicisti del teatro ha fatto a turno per riempire eventuali buchi di esecuzione. Anche il sovrintendente Francesco Giambrone e il direttore artistico Oscar Pizzo hanno partecipato alla grande festa collettiva. "Questo Teatro - dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo - diventa ogni giorno di più luogo aperto alla città e motore di innovazione". "La straordinaria partecipazione di Palermo - dice Giambrone - conferma ancora una volta quanto questa città risponda alle sollecitazioni positive e agli inviti a stare insieme, a ritrovarsi, ad aggregarsi".
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