LONDRA. «Incredibilmente falso». Così il padre di Amy Winehouse, Mitch Winehouse, ha bollato il documentario sulla cantante inglese morta all'età 'maledetta' di 27 anni nel 2011. 'Amy', questo il titolo del film di Asif Kapadia, già regista di 'Senna', uscito nelle sale del Regno Unito fra le polemiche.
Secondo il padre dell'artista, la pellicola implica che la famiglia e gli amici non avrebbero fatto abbastanza per aiutarla a superare i problemi di depressione, bulimia, dipendenza dalle droghe e dall'alcol che hanno portato alla sua scomparsa. «Non so cos'altro avrei potuto fare - ha detto il padre a Sky News - non avrei potuto voler bene a mia figlia e prendermi cura di lei più di così».
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