Caro bollette, corteo di protesta a Palermo, i sindaci: la crisi affossa i comuni
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Palermo, protesta contro il caro bollette. Nel corteo aperto dallo striscione "Diamo luce alla Sicilia, stop al caro energia" e da decine di sindaci con la fascia tricolore e rappresentanti i comuni sfilano oltre duemila persone con le bandiere delle associazioni organizzatrici. In testa al corteo anche il due volte sindaco di Valledolmo, Angelo Conti, sulla sua carrozzella elettrica. C'è anche chi mostra le bollette della luce quadruplicate negli ultimi mesi. Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, dicono che "le ragioni della manifestazione di oggi contro il caro-energia stanno particolarmente a cuore anche al sistema degli enti locali. È bene ricordare che la crisi legata all’aumento dei costi dell’ elettricità e del gas colpisce doppiamente i comuni che, da un lato, stanno sopportando maggiori ed insostenibili costi che gravano sui bilanci e, dall’altro, risentono indirettamente della grave crisi che sta colpendo il mondo delle imprese e che sta impoverendo i cittadini anche in considerazione del fatto che si registra una minore riscossione dei tributi locali, in special modo della Tari". "Siamo convinti - aggiungono - che nel breve periodo occorrano interventi urgenti di sostegno a cittadini, imprese e comuni e che non potendo bastare, in prospettiva, aiuti e ristori si renda necessario favorire una strategia regionale sull'approvvigionamento energetico e su misure che incentivino investimenti che negli enti locali siano in grado di rafforzare la capacità amministrativa e favoriscano l’impiego delle risorse per investimenti". Le associazioni imprenditoriali chiedono "la promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete".
I sindacati
C’è una Sicilia in profonda sofferenza, fatta da lavoratori e pensionati che non arrivano a fine mese per l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, per i rincari sulle bollette. Noi siamo oggi in piazza per rivendicare provvedimenti per affrontare l’emergenza ma anche politiche economiche strutturali per lo sviluppo”. Così i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti ai margini del corteo che ha visto sfilare insieme oggi per le vie del centro di Palermo associazioni imprenditoriali e i sindacati Cgil e Uil per chiedere interventi contro il caro- bollette. I rappresentanti dell’ampio cartello organizzatore dopo la manifestazione sono stati ricevuti dal Presidente della Regione e dal Prefetto. “Mettere un tetto ai costi di gas ed energia elettrica, intervenire sul cuneo fiscale per un maggiore potere d’acquisto di stipendi e pensioni”: sono queste le priorità indicate da Mannino e Lionti. “Servono tuttavia anche nuove politiche dell’energia e dell’industria- hanno aggiunto- con investimenti sulle nuove filiere produttive”. Un piano simile prevede ovviamente dei costi, per fare fronte ai quali Cgil e Uil indicano la strada della “tassazione degli extra profitti”, ma anche “scelte selettive per i fondi strutturali, argomento - hanno sottolineato Mannino e Lionti durante l’incontro col presidente della Regione Renato Schifani- che chiama in causa la Regione e la sua volontà di effettuarle”. Mannino e Lionti hanno sottolineato anche “la necessità di utilizzare tutti i residui della vecchia programmazione”. “La delicata fase che viviamo- hanno rilevato- rende necessario l’avvio immediato del confronto”. I segretari di Cgil e Uil sono tornati a sottolineare l’impegno delle loro organizzazioni per la pace. “Una guerra insensata- hanno detto- sta producendo devastazione e dolore e nuove povertà. Agli effetti della pandemia stanno seguendo quelli di questo conflitto che chiediamo cessi subito con l’apertura dei negoziati di pace”.