«Eravamo impiegati nella zona di via Po e stradone Misa, e finché abbiamo potuto abbiamo portato fuori delle persone che gridavano aiuto. In via Tevere erano tante le situazioni critiche ma non riuscivamo a raggiungere le persone e siamo dovuti tornare indietro». Lo racconta all’Ansa, Lorenzo, volontario del gruppo comunale di Senigallia di protezione civile. «Sentivamo i figli piangere per i genitori anziani imprigionati in casa, non potevano fare nulla e nemmeno noi ci siamo riusciti», ha aggiunto.
I vigili del fuoco hanno diffuso un video che mostra dall’altro la situazione a Senigallia.
Il successivo intervento dei vigili del fuoco ha permesso di trarre in salvo le persone, anche anziane, grazie ai gommoni e alle unità specializzate per il soccorso speleofluviale. Aperto il centro di accoglienza al seminario vescovile di via Cellini. Nella zona proseguono incessanti le operazione si soccorso a persone in difficoltà dopo le forti precipitazioni, esondazioni e allagamenti che hanno causato disagi e vittime nell’Anconetano. A Senigallia allagamenti nei pressi del casello autostradale di Senigallia che è chiuso. I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani con gommoni da rafting: nel centro di Senigallia si segnalano anche blackout.
«Da stanotte - afferma Maurizio Mandolini, dirigente dell’area servizi sociali dell’Unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone” - 90 persone accolte al centro di accoglienza predisposto al seminario vescovile di Senigallia in via Cellini. Si tratta per lo più di anziani e nuclei familiari. Ora scatterà il censimento degli sfollati, per comprendere meglio chi potrà tornare in casa, con quale tempistica e quanti invece avranno bisogno di assistenza alberghiera. Abbiamo già ricevuto delle disponibilità da parte degli imprenditori».
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