Una vasta operazione, nell’ambito delle indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro è in corso da parte dei carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Trapani, insieme con i carabinieri di Palermo e Catania, del 9 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, degli Squadroni «Cacciatori Sicilia» e «Cacciatori Calabria», e del 12 Reggimento carabinieri «Sicilia», che hanno eseguito provvedimenti cautelari emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nei confronti di circa 70 persone, 35 delle quali gravemente indiziate e finite agli arresti, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. Perquisizioni e sequestri sono ancora in corso.
L’indagine dei carabinieri ruota attorno ad alcuni esponenti di primo piano dei mandamenti mafiosi di cosa nostra trapanese, legati a Matteo Messina Denaro, che secondo gli inquirenti sarebbe ancora in grado di impartire direttive per la riorganizzazione degli assetti nella zona. In particolare il monitoraggio dei vertici delle famiglie mafiose di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Marsala, ha permesso di individuare la figura di un uomo d’onore campobellese che, recentemente scarcerato e già coinvolto nei rapporti con cosa nostra di Palermo, avrebbe assunto un ruolo centrale per mantenere i collegamenti con famiglie di altre province. Un’autorevolezza conquistata grazie alla vicinanza al superlatitante, che secondo alcuni indagati avrebbe gestito le nomine dei capizona. In particolare l’indagato avrebbe designato il reggente della decina di Petrosino e sarebbe intervenuto nella nomina del reggente dell’importante mandamento di Mazara del Vallo, rimasto vacante dopo l’operazione «Anno Zero».
Nella ricostruzione delle gerarchia, gli investigatori hanno svelato anche la trama dei rapporti tra mafia e imprese, trovando tracce di condizionamenti nelle gare d’appalto e nella gestione, in forma pressochè monopolistica, del settore della sicurezza nei locali notturni e del recupero crediti. L’organizzazione riusciva a controllare anche le aste giudiziarie per la vendita di immobili nel settore enogastronomico e turistico.
Questi gli indagati portati in carcere: Francesco Luppino, 62 anni, Campobello di Mazara, Piero Di Natale, 41 anni, Castelvetrano, Vincenzo Spezia, 59 anni, Trapani, Francesco Giuseppe Raia, 55 anni, Marsala, Antonino Ernesto Raia, 60 anni, Marsala, Antonino Cuttone, 86 anni, Vito Gaiazzo, 67 anni, Mazara del Vallo, Antonino Pace, 72 anni, Mazara del Vallo, Marco Buffa, 49 anni, Mazara del Vallo, Francesco Pulizzi, 69 anni, Marsala, Marco Manzo, 57 anni, Campobello di Mazara, Vito Vincenzo Rallo, 62 anni, Marsala, Carmelo Salerno, 62 anni, Paceco, Giuseppe Salerno, 32 anni, Erice, Leonardo Casano, 50 anni, Marsala, Giuseppe Speciale, 40 anni, Partinico, Michele Vitale, 30 anni, Partinico, Antonino Nastasi, 52 anni, Palermo, Vito De Vita, 45 anni, Marsala, Riccardo Di Girolamo, 44 anni, Mazara del Vallo, Jonathan Lucchese, 29 anni, Palermo, Rosario Stallone, 48 anni, Castelvetrano. Ai domiciliari sono: Tiziana Rallo, 42 anni, Marsala, Vincenzo Romano, 77 anni, Mazara del Vallo, Giuseppa Prinzivalli, 48 anni, Marsala, Girolamo Li Causi, 55 anni, Marsala, Marcello Salvia, 43 anni, Palermo, Stefano Putaggio, 49 anni, Marsala, Antonino Lombardo, 69 anni, Marsala, Nicolò Macaddino, 62 anni, Mazara del Vallo, Bartolomeo Macaddino, 58 anni, Mazara del Vallo, Lorenzo Catarinicchia, 41 anni, Marsala, Francesco Stallone, 55 anni, Campobello di Mazara, Paolo Bonanno, 48 anni, Mazara del Vallo.
AGGIORNAMENTO
In data 21 dicembre 2022 il gip del Tribunale di Palermo ha disposto la revoca della misura cautelare a Marcello Salvia di Partinico, che era sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
11 Commenti
No Mafia
06/09/2022 09:02
Complimenti ai Carabinieri come sempre ed ora ci vorrebbe un mega Blitz antimafia a Palermo con diverse migliaia di arresti in un colpo solo
Gaetano
06/09/2022 13:04
Si si complimenti, effettivamente sono pochi 35 anni di latitanza !!
salvo
06/09/2022 09:03
Esatto siete bravi ad avvisare a chi di competenza.....
Salvo
06/09/2022 09:16
Non penso che lo prenderanno tanto facilmente poiché gia informato prima Ci deve essere qualcuno dal dentro che lo denunci per arrestarlo
Colomba bianca
06/09/2022 09:46
Spero che al più presto possa essere catturato Matteo (visto che non ha nessuna intenzione di costituirsi e collaborare con la giustizia), 29 anni di latitanza sono tanti. Onore ai servitori dello stato e alle vittime innocenti cadute per mano mafiosa. Onore a tutte le persone che denunciano gli estorsori. W i Carabinieri e i Magistrati. Stop mafia Stop pizzo Stop corruzione
No Mafia
06/09/2022 12:22
Se cambia la mentalità ossia dall'omerta' al riconoscimento dei propri diritti per i corrotti ed i mafiosi di Palermo che chiedono il pizzo non ci sarebbe scampo,mi auguro che questo processo socioculturale avvenga il prima possibile in tutta la Sicilia ed in tutta Italia
Lucio
06/09/2022 10:10
Sta gentaglia ha talpe nelle forze dell ordine che le informano sulle indagini e sugli arresti.
Anna
06/09/2022 11:19
Sempre grata alle forze dell’ordine, se tutti collaborassero a liberare la Sicilia da queste organizzazioni criminali, la regione diventerebbe la più produttiva e ricca d ‘Italia , anche i politici avrebbero il dovere e l’orgoglio di vivere e fare vivere tutti in luoghi sicuri e basta arretratezza economica e sociale, personalmente non darei un euro di denaro pubblico in zone compromesse dal maleaffare
Marco46
06/09/2022 16:48
Concordo Anna , ma deve cambiare la mentalita' mafiosa di tanti siciliani.....sono tanti.
Giovanni75
06/09/2022 13:34
Tra un paio di anni, tutti a piede libero, evviva
Pietro
06/09/2022 13:55
Purtroppo viviamo in un contesto ove anche il più piccolo dei steppistelli se ti azzardi a riprenderlo perché magari ha buttato della carta a terra ti risponde con tono " mafioso" e devi stare attento a non beccarti una coltellata! Quindi voglio dire che se non si inizia dalla radice marcia una volta che l'albero è cresciuto è difficile estirparlo! Buongiorno
legalità
06/09/2022 17:08
Se non cambiano le leggi sui reati di stampo mafioso di mafia parleremo per un'altra secolo! Che senso ha applicare gli sconti di un terzo della pena sol perché il mafioso di turno accetta il rito abbreviato???? Ribadisco.... non c'è la volontà politica di sradicare il cancro mafioso. Un paese serio aumenta le pene per i reati di stampo mafioso e non applica gli sconti di pena!!!
Obermann
06/09/2022 17:53
Questi gentlemen, un vero esercito, dovrebbero essere tenuti in galera fino alla resa del loro padroncino.
Roberto
19/01/2023 20:17
Per una pregnante opera di prosciugamento di questa pozzanghera di fango occorrerebbe, senza niente togliere ai Carabinieri, un'azione corale di tutte le forze dell'ordine e non solo.