Nel 208° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al comandante generale, Teo Luzi, per esprimere «i sentimenti di riconoscenza della Repubblica per il servizio prestato nella tutela dei diritti dei cittadini».
Un impegno, prosegue Mattarella, «che si proietta sulla scena internazionale in tante meritorie attività di cooperazione che vanno dalle operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza nelle aree di crisi, all’addestramento delle forze di polizia locali, concretizzando l’affermazione dei valori iscritti nella Costituzione». Il capo dello Stato rivolge un «commosso pensiero» a tutti i carabinieri «caduti nell’adempimento del dovere e a quelli feriti nell’esercizio della loro attività. Ricordo in particolare la figura del carabiniere Vittorio Iacovacci, ucciso in Congo, assieme all’ambasciatore Luca Attanasio, nel corso di una missione a sostegno di un progetto umanitario, e alla cui memoria è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare». Per il presidente della Repubblica «la capacità di ascolto sul territorio, missione specifica dell’Arma, supportata utilmente da iniziative di rigorosa formazione, trova espressione anche sul terreno delle sfide delle specializzazioni che hanno arricchito nel tempo le professionalità dei carabinieri. La Medaglia d’oro al merito civile assegnata alla Bandiera di Guerra, per le azioni sviluppate a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, ne è testimonianza. In questo giorno di festa, in coerenza con il motto che contraddistingue i carabinieri, si rinnovano i sentimenti di fedeltà alle istituzioni della Repubblica e ai suoi valori. E la comunità nazionale si stringe intorno a voi che ne rappresentate uno dei volti», conclude Mattarella.
Secondo il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, «l'Arma, con l’eroismo dei suoi militari, è stata tra gli attori protagonisti del percorso risorgimentale sino all’Unità d’Italia, contribuendo poi in modo determinante all’evoluzione della società moderna, al passo con le sue trasformazioni. Le sue innate capacità di adattarsi ai tempi, pur rimanendo salda nelle sue tradizioni secolari, e di rispondere ai bisogni primari dei cittadini e agli interessi vitali della collettività, hanno reso l’Arma un simbolo culturale e istituzionale al servizio del Paese. Questo è il motivo principale dell’affetto che gli italiani da sempre Le riservano». Nel messaggio inviato in occasione del 208° anniversario della fondazione dei Carabinieri, Guerini scrive che «nei giorni scorsi, mentre ci avvicinavamo alla celebrazione della ricorrenza della Festa dell’Arma, pensando a ciò che sono i carabinieri per l’identità nazionale, ho provato a immaginare cosa sarebbe l’Italia senza la Benemerita - continua -. Mi sono chiesto: come sarebbe la geografia italiana senza il reticolo di stazioni e tenenze distribuite su tutto il territorio, dalle grandi città fino al più piccolo dei borghi? E quale sarebbe l’impatto sulla sicurezza pubblica, sulla prevenzione e la repressione dei reati, sulle attività di pubblica utilità, sulla prossimità delle Istituzioni ai cittadini, in una realtà composta da quasi 8.000 comuni? E ancora, quale sarebbe l’immagine dell’Italia e delle sue forze armate senza l’incessante opera dell’Arma a protezione della sicurezza e della stabilità internazionale? Forse, senza l’Arma dei Carabinieri ci saremmo trovati in un Paese diverso, con una popolazione più distante dalle Istituzioni, certamente meno coesa e con un minor senso di appartenenza. Ricordatevi sempre chi siete e cosa rappresentate. Siate sempre all’altezza, con orgoglio e con coraggio, della vostra gloriosa storia e delle aspettative riposte in voi dal popolo che servite e che vi ama».
Oggi, a Palermo, alle 18.30, nel comando Legione carabinieri Sicilia, nella storica caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa di corso Vittorio Emanuele, si terrà la cerimonia celebrativa del 208° annuale di fondazione dell’Arma. Lo schieramento di un battaglione di formazione rappresenterà gli oltre 10.000 carabinieri che vigilano in Sicilia sulla sicurezza delle comunità locali, a fianco delle altre forze di polizia. Alla presenza delle autorità regionali e provinciali, saranno consegnate le ricompense ai militari particolarmente distintisi in attività di servizio in ambito preventivo, investigativo, di soccorso e di tutela dell’ambiente.
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