Giovedì 28 Novembre 2024

Giochi e scommesse irregolari per agevolare il clan: blitz con 33 arresti, anche ad Agrigento e Messina

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Arresti anche nelle province di Agrigento e di Messina nell’ambito di un’inchiesta che ha portato a 33 misure di custodia cautelare in carcere eseguite dai dei carabinieri e da organismi di polizia stranieri. Le province italiane in cui sono stati eseguito gli arresti, oltre a quelle di Agrigento e Messina, sono Salerno, Ascoli Piceno, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma e Varese. Diversi gli stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta. L’indagine parte da Salerno. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio, con l’aggravante, per taluni di questi reati, di aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan dei Casalesi. Contestualmente eseguito sequestro preventivo di 11 siti internet e di società con sede legale a Mercato San Severino (Salerno), nonché di 3 milioni nei confronti di Luigi Giuseppe Cirillo e di altri «soggetti - affermano i carabinieri -  che, allo stato delle investigazioni, sono stati ritenuti essere suoi prestanome, quale profitto dei reati di cui si ipotizza la commissione». Cirillo  nell'ordinanza cautelare viene ritenuto capo e promotore del sodalizio criminale. È accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on line, illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi. Gli introiti stimati dall’asset criminoso nel suo complesso sono stati quantificati - nell’arco temporale di circa due anni in oltre 5 Miliardi di euro. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro.

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