Vaccini, primi richiami in Sicilia ma è allarme sui tagli alle nuove dosi in arrivo: solo 6 regioni esenti
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Al via i primi richiami del vaccino anti-Covid in Sicilia, ma sulle dosi incombe l'ombra dei tagli. Somministrazioni già oggi al Civico di Palermo, ma se non arriveranno nuove dotazioni nei prossimi giorni l'attività potrebbe subire rallentamenti. L’arrivo della nuova fornitura è previsto per martedì prossimo. “Con la scorta di martedì prevediamo di coprire l’80 % di tutte le persone che devono fare il richiamo”, dichiara il direttore generale dell’Arnas Civico Roberto Colletti, “la situazione è di molta attenzione, ma non drammatica”. Oggi, però, l'ufficio stampa del Commissario Straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, ha annunciato che la Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini. Una decisione "non condivisa né comunicata agli uffici del Commissario, produrrà un'asimmetria tra le singole Regioni". "La Pfizer - è detto nella nota - ha comunicato, senza alcun preavviso, nel pomeriggio di venerdì 15 gennaio, che avrebbe unilateralmente ridotto le fiale destinate all'Italia nel corso della prossima settimana del 29%. La Pfizer ha altresì unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di somministrazione sul territorio italiano". "Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario, considerando che era già stato comunicato dal Commissario Straordinario alle Regioni che da lunedì 18 gennaio una fiala avrebbe contenuto 6 dosi di vaccino, come da recenti indicazioni di Ema e di AIFA, nella prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi". L'ufficio di Arcuri ha dato la ripartizione delle dosi che verranno consegnate alle Regioni ed il confronto con il precedente piano di consegne. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli. Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700.