Un pericoloso cartello di 'facilitatori' dell’immigrazione clandestina è stato scoperto dalla polizia. Diciannove le persone fermate a Bari, Milano, Torino e Ventimiglia (Imperia) da agenti delle Squadre mobili di Siracusa, Bari, Imperia, Torino e Milano e del Servizio centrale operativo della polizia, su provvedimento della direzione distrettuale antimafia di Catania.
Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il cartello viene considerato dagli investigatori un necessario anello di congiunzione con gruppi criminali attivi in Turchia e Grecia che, a loro volta, agevolavano i migranti nel percorso verso la meta privilegiata (Francia e nord Europa) attraverso la rotta orientale che passa per l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran, la Turchia, la Grecia e l’Italia. L’operazione è stata denominata "Mondi Connessi".
"L'intuizione investigativa della Procura grazie alla preziosa collaborazione dello Sco ha portato alla scoperta di un giro vasto di immigrazione clandestina. I dieci sbarchi avvenuti nel territorio di Siracusa non erano il frutto di episodica attività criminale, ma rispondevano ad un programma organizzativo molto più ampio messo in essere dall’organizzazione": lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. "Dietro un compenso di seimila euro - ha aggiunto Zuccaro - venivano assicurati un programma di viaggio e un’assistenza completa dalla partenza dai paesi interessati - Iran, Iraq, Afghanistan - fino all’arrivo in Italia per poi procedere verso il Nord della Francia, a Ventimiglia. Chiederemo la rogatoria internazionale per gli indagati non di nazionalità italiana".
Il denaro corrisposto dalle famiglie dei migranti (ognuno di loro pagava circa sei mila euro a viaggio) veniva accantonato in punti di raccolta in Turchia e poi versato al momento dell’arrivo del migrante nel Paese previsto, o attraverso sistemi di money transfer oppure con un meccanismo simile all’hawala come già verificato nel contrasto alle organizzazioni criminali nigeriane di tipo cultista. L’intero network criminale aveva ampia disponibilità di denaro utile ad acquistare imbarcazioni, generalmente a vela, rubate o noleggiate, e a reclutare skipper in grado di pilotare le imbarcazioni verso la costa della provincia di Siracusa. Gli scafisti venivano remunerati con una somma pari a circa 1000 dollari per ogni traversata. L’ufficio del Gip di Imperia e Bari ha già provveduto ad emettere ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei soggetti sottoposti alla notifica del fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Catania.
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