Traffico paralizzato e qualche momento di tensione in viale Regione Siciliana di Palermo questo pomeriggio per una protesta contro le restrizioni imposte dal Governo nell'ultimo Dpcm per il contrasto dell'epidema da coronavirus.
La protesta era partita da piazza Indipendenza, organizzata da persone legate al mondo delle palestre, e poi è spostata in viale Regione, con il traffico bloccato per circa venti minuti, specie nella parte bassa della circonvallazione. Sono intervenute le forze dell'ordine che ha di fatto scoraggiato i manifestanti a continuare dall'azione, con il flusso delle auto che è poi ripreso regolarmente.
«Proponiamo di spegnere le luci: siamo aperti ma, di fatto, è come se fossimo chiusi». Lo dice una commerciante di corso Calatafimi di Palermo, una tra le alcune decine che si sono radunate bloccando per qualche minuto il traffico in viale Regione siciliana. Un blocco spontaneo contro l’ultimo Dpcm del governo a cui partecipano commercianti e alcuni rappresentanti di Forza Nuova, tra cui il leader provinciale Massimo Ursino. Sul posto anche i reparti della polizia di Stato per controllare i manifestanti. A parte il breve blocco del traffico, non si sono registrati problemi.
Il raduno spontaneo di commercianti si è dato appuntamento in piazza Indipendenza per una «protesta» sotto il palazzo che ospita il governo della Regione e poi si è spostato sul nodo Calatafimi-Regione siciliana. «Stiamo morendo ma non è solo colpa del covid - dicono -, di certo bastava applicare meglio le regole per non arrivare a questo punto. Che senso ha tenere i negozi aperti, quando non entra nessuno: i nostri incassi si sono azzerati, non ci paghiamo neanche le spese. Spegniamo le luci, le insegne e lasciamo la città al buio».
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