Venerdì 22 Novembre 2024

Un farmaco arma in più contro il coronavirus: "Il desametasone svolta che può salvare tante vite"

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“Finalmente una buona notizia per la terapia del covid, il desametasone può salvare la vita di tante persone affette da coronavirus”. A dirlo, in questo video, è il professore e infettivologo del Policlinico di Palermo, Antonio Cascio. Un farmaco steroideo ampiamente disponibile da tempo, l’antinfiammatorio desametasone, potrebbe essere un’efficace arma per salvare la vita a pazienti gravi di Covid-19. Emerge da uno studio dell’Università di Oxford. “Questo farmaco - prosegue Cascio - secondo uno studio, potrebbe ridurre di un terzo i decessi da covid. Il risultato e sorprendente e avrà un impatto globale”. Il farmaco sarebbe in grado di ridurre la mortalità del 35 per cento in quei pazienti che hanno avuto bisogno di ventilazione. La BBC nel darne notizia parla del “più grande studio al mondo che sta testando i trattamenti già esistenti”. Il desametasone è uno steroide utilizzato dagli anni '60 per ridurre l'infiammazione in una serie di condizioni, tra cui disturbi infiammatori e alcuni tumori. E' stato elencato nella Lista dei medicinali essenziali dell'Oms dal 1977 in più formulazioni, ed è attualmente fuori brevetto e disponibile in molti Paesi. Anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, parla del farmaco come "arma in più". "Se ci sarà una seconda ondata, sapremo farci trovare pronti. L'antinfiammatorio che ha come principio attivo il desametasone steroideo, secondo una ricerca di Oxford ha dato buoni risultati sui casi più gravi". Anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) accoglie "con favore" i risultati dei primi studi clinici condotti nel Regno Unito sul desametasone. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, commenta: "Questa è una grande notizia e mi congratulo con il governo del Regno Unito, l'Università di Oxford e i numerosi ospedali e pazienti nel Regno Unito che hanno contribuito a questa svolta scientifica salvavita".

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