Lunedì 25 Novembre 2024

File nei supermercati di Palermo per l'emergenza coronavirus, Orlando: "Non ci saranno altre restrizioni sugli orari"

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Il coronavirus continua a provocare la corsa alla spesa nei supermercati siciliani. Come accaduto nel pomeriggio al centro commerciale Forum di Palermo, nel cui parcheggio si è venuta a formare per ore una fila chilometrica di clienti in attesa di poter accedere. Ma come precisato in una nota diffusa dal Comune, non è prevista a Palermo al momento alcuna ulteriore restrizione negli orari di apertura dei negozi di generi alimentari. "Soprattutto fin quando non sarà aperto il Mercato ortofrutticolo favorendo una più capillare distribuzione del fresco con i canali della piccola e piccolissima distribuzione, non dovrebbero esserci modifiche negli orari. Più che da una corsa all’accaparramento, le lunghe code registrate oggi presso molti supermercati sembrano essere state generate più dalle restrizioni agli ingressi, con un forte contingentamento da parte dei gestori nel rispetto dei Decreti nazionali e delle Ordinanze regionali. Afferma il sindaco Leoluca Orlando «in ogni caso il Comune e la Città metropolitana stanno monitorando con la Regione l'andamento della situazione, perché siamo tutti coscienti della necessità di garantire allo stesso tempo la prevenzione del contagio e un adeguato rifornimento alimentare ai cittadini. Anche per questo invito i cittadini a non dare ascolto a voci allarmistiche e vere e proprie fake-news che spesso circolano in rete affidandosi per l’informazione unicamente ai canali istituzionali o alle testate giornalistiche". A rilevare, e ad attaccare anche, le immagini delle folte fila davanti alle porte dei supermercati, anche il commissario della Protezione civile, Angelo Borrelli. "Io credo che bisogna evitare gli assembramenti, quindi personalmente penso che se l’orario di apertura dei negozi è un pò più ampio si riduce la concentrazione ed eventuali code e disagi per la popolazione. Sicuramente - ha detto nel corso dell'ultimo punto stampa di oggi - dobbiamo avere una uniformità di comportamenti - ha aggiunto - tutti devono sapere che per andare a fare la spesa ci sono degli orari. Sicuramente misure uniformi rendono a tutti più agevole la vita". Nel dibattito è intervenuta anche il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova. «I negozi di alimentari e i supermarket continuano a rimanere aperti e riforniti, per garantire a tutti i cittadini cibo e beni di prima necessità, grazie innanzitutto alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore, cui va la nostra gratitudine più sincera. Resta però -scrive - il problema delle lunghe code che si sono create anche oggi davanti ai negozi, con tempi di attesa lunghissimi e a volte insostenibili, soprattutto per le persone più fragili, come gli anziani, e per chi lavora, che non riesce a fare la spesa per il minor tempo a disposizione. Un problema su cui dobbiamo necessariamente intervenire, confrontandoci con tutti i soggetti della distribuzione e della vendita». E prosegue: «Servono soluzioni alternative come ad esempio orari di apertura più prolungati possibile, l’uso di strumenti tecnologici (ma non solo) per verificare la lunghezza delle code e prenotare il proprio posto, l’apertura al pubblico dei cash&carry finora riservati alla ristorazione e, fondamentale, la consegna a domicilio. Stiamo vivendo un momento difficilissimo, ma è proprio davanti alle crisi che dobbiamo rimboccarci le maniche e trovare soluzioni efficaci e innovative, che consentano a tutti di proseguire la propria vita conservando momenti di normalità».

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