Il 24 dicembre del 2009, dieci anni fa esatti, durante la messa di Natale in Vaticano, papa Benedetto XVI veniva aggredito da una italo-svizzera allora venticinquenne, Susanna Maiolo. La ragazza scavalcò le transenne e si lanciò contro il Pontefice facendolo cadere per terra, senza riportare conseguenze.
Ad avere la peggio fu il cardinale Etchegaray che subì la frattura del collo del femore e fu ricoverato e poi operato al Policlinico Gemelli.
Un'aggressione che non provocò gravissime conseguenze, ma il video di quei momenti fece il giro del mondo e ne scaturirono polemiche sulle misure di sicurezza. La donna, che già un anno prima aveva provato ad avvicinarsi al papa, non era armata, ma manifestava segni di squilibrio psichico. Fu placcata da un uomo della sorveglianza vaticana, che però non riuscì a evitare al Pontefice di cadere. Dopo l'aggressione la giovane fu ricoverata in una struttura sanitaria, per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio.
Quello di dieci anni fa fu il terzo pericolo corso da Benedetto XVI durante una celebrazione pubblica. La prima volta il 7 giugno 2007, durante l'udienza generale del mercoledì, un ventisettenne tedesco superò le transenne e si diresse verso il Papa che stava attraversando la piazza sulla camionetta. Il giovane fu subito bloccato dalla sicurezza vaticana. Nel 2008, invece, sempre nella notte di Natale, la stesa Susanna Maiolo era stata fermata dal capo della sicurezza vaticana, Domenico Giani prima che si avvicinasse al Pontefice.
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