Cascina di Alessandria, l'audio choc del carabiniere sotto le macerie: "Stiamo morendo"
This browser does not support the video element.
Una telefonata drammatica, da sotto le macerie della cascina di Alessandria, in cui chiede aiuto alla propria centrale operativa: è quella del carabiniere Roberto Borlengo, che pur essendo gravemente ferito indica ai suoi colleghi il luogo dove si trova e indirizza i soccorsi: «Fate in fretta perchè qui è crollato tutto... io ho perso un occhio, stiamo morendo...». E al proprietario dell’edificio, che si trova sul posto, chiede di portare del ghiaccio ai feriti. Poi il carabiniere si preoccupa della sua famiglia: «Se mi va male dì ai miei che gli voglio un sacco di bene». Ma il collega resta per tutto il tempo al telefono con lui e lo rassicura: «Stai tranquillo Robi che non muori, parla con me». In sottofondo le urla e i gemiti degli altri feriti. Ecco la trascrizione della telefonata. - Centrale: Dimmi.. - Borlengo: Manda qualcuno perchè è esploso tutto, tutto quanto - Centrale: Ma dove siete? - Borlengo: In strada a Ronco, lì dove ci sono i vigili - Centrale: Porca miseria... - Borlengo: Ci sono feriti, siamo tutti feriti, tutti quanti, manda veloce.. - Centrale: Ti mando le ambulanze, dai.. riesci a stare al telefono? - Borlengo: Ci provo raga... sto male, io sto sotto a qualcosa, non so cosa... sto malissimo - Centrale: Roberto, mi confermi che sei in strada a Ronco? - Borlengo: Eh si, tanto vedi la macchina nostra.. siamo cotti Pasquà, siamo tutti cotti... - Centrale: Aspetta Roberto che sono con il 118 - Borlengo: Digli di fare in fretta, perché qui è crollato tutto qua - Centrale: Roberto? - Borlengo: Pronto, manda qualcuno Pasquà, ti prego.. sto morendo - Centrale: Stanno arrivando, stanno arrivando. Non preoccuparti... Ma che cosa è esploso? - Borlengo: È esplosa la palazzina... stavamo facendo un sopralluogo e niente... è esplosa, esplosa. Siam messi tutti male. Digli di far veloce.. servono le gru per le macerie perchè noi siamo bloccati - Centrale: Va bene, va bene Roberto. Arrivano. - Pasquà ti prego se mi va male dì ai miei che gli voglio un mondo di bene - Centrale: Stai tranquillo Roberto, non si parla di queste cose... - Borlengo: Eh, ma sono messo male - Centrale: Ma siete sotto delle macerie? - Borlengo: Sì siamo sotto le macerie... fai in fretta ti prego che non ce la faccio più.. - Centrale: C'erano anche i vigili del fuoco insieme a voi? - Borlengo: Esatto, tutti quanti - Centrale: Quante persone siete? - Borlengo: Cinque o sei Pasqà, ma fate veloce... Stiamo morendo, manda qualcuno ti prego - Centrale: Stanno arrivando, stanno arrivando. Stai tranquillo Roberto. Ma Luciano (l'altro carabiniere della pattuglia - ndr) lo vedi? - Borlengo: No sta da un’altra parte. Ma guarda che io sto per svenire. Quindi fate veloce vi prego. Sicuramente ho perso un occhio... - Centrale: A che piano eravate? - Borlengo: No è una villa, al piano terra. Io ho perso sicuramente un occhio, sto perdendo un sacco di sangue. Siamo messi male... Abbi pazienza Pasquà, stiamo malissimo. Ho un piede sotto le macerie - Centrale: Stai tranquillo... Stiamo arrivando. Aspetta Robi... - Borlengo: Ci provo ma ho perso un sacco di sangue. Sto quasi per svenire, te lo dico. Stiamo morendo tutti qua, Dio mio. Che via è questa? Via Francesco d’Assisi. Ma dimmi te se devo morire così a 31 anni.. - Centrale: Stai tranquillo Robi che non muori... parla con me Robi. Ma sento qualcuno vicino a te che grida aiuto, chi è.. - Borlengo: Sono i vigili, tutti i vigili.