«Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro». E’ la frase riferita a Falcone e Borsellino, pronunciata dal giovane cantante neomelodico siciliano, Leonardo Zappalà, 19 anni, in arte 'Scarface', inviato in studio nella prima puntata di Realiti, in onda mercoledì 5 giugno su Rai2, che ha provocato diverse polemiche ed è ora finita al centro di un'inchiesta aperta dalla procura di Catania. La frase è stata pronunciata quando il conduttore Enrico Lucci, dopo aver più volte invitato l’ospite a studiare la storia degli eroi siciliani e sottolineato che la mafia è il male, ha mandato in onda una grande foto dei due giudici come esempio proprio degli eroi che combattono la mafia, accolta da un grande applauso in studio. Zappalà era al centro di un video trasmesso dal programma, che raccontava il fenomeno degli interpreti neomelodici siciliani che cantano in napoletano. Nel video si raccontava anche la storia di Niko Pandetta, detto 'Tritolo', con anni di carcere alle spalle e nipote del boss Turi Cappello. Nella clip Pandetta, non presente in studio, raccontava, tra l’altro, di aver finanziato il suo primo cd con una rapina. Nelle sue canzoni inneggia anche allo zio Turi, come punto di riferimento della sua vita.