Chat pro Isis, il minorenne italiano "pronto a un'azione nella sua scuola"
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TRIESTE. Secondo gli investigatori il minorenne che gestiva le chat e i canali Telegram di propaganda jihadista sarebbe stato pronto a realizzare un dispositivo rudimentale per compiere un'azione nella scuola da lui frequentata. Grazie ai servizi di pedinamento in collaborazione con le Digos territoriali, è stato sottoposto a controllo lo zaino del ragazzo dove sono stati trovati solo diversi documenti manoscritti in lingua araba e una bandiera dell'Isis realizzata manualmente dallo stesso ragazzo. Le successive perquisizioni domiciliari effettuate a carico del minorenne hanno consentito di sequestrare ingente materiale informatico, il quale, all'esito delle analisi forensi, ha confermato quanto ipotizzato e ricostruito dagli investigatori. Il minorenne friulano di origine algerina, denunciato per la diffusione di messaggi di propaganda all'Isis attraverso Telegram, dimostrava, secondo gli investigatori, una forte determinazione a svolgere un ruolo da leader e da punto di riferimento per tutti coloro che intendevano partecipare attivamente alla causa jihadista. A tal fine, aveva creato un canale su Telegram dal titolo in arabo "Stato Islamico frontiera d'Europa" con circa 60 membri, affidando ai componenti del gruppo la traduzione in lingua spagnola, francese e italiana delle notizie da lui reperite, per diffonderle nel modo più capillare possibile. La condotta è risultata aggravata in quanto commessa attraverso strumenti informatici e telematici. Durante le indagini è emerso inoltre che il ragazzo creava canali e gruppi che gestiva personalmente, con il ruolo di amministratore, sulla piattaforma di messaggistica criptata Telegram, assegnando di volta in volta precisi compiti agli altri partecipanti.