Giovedì 19 Dicembre 2024

Gente per strada tra le macerie: le immagini da Norcia - Video

NORCIA. Crolli e danni dappertutto. Grossi problemi alla viabilità nelle zone colpite, a cominciare dalla Salaria, e i feriti devono essere portati via in elicottero. La strada che collega Visso con Norcia è crollata a circa due chilometri dal comune marchigiano ed è dunque totalmente inagibile. Interi borghi distrutti. Hanno tremato pareti, gli oggetti sono caduti a terra, la gente è uscita in strada. In questo video dal centro di Norcia, dove è crollata anche la famosa Basilica di San Benedetto. Nelle immagini, la gente che fugge tra le macerie degli edifici crollati a causa della scossa 6.5, la più forte registrata in Italia dal 1980. Sarebbero «una ventina» i feriti a Norcia a causa del terremoto e parte uno solo di loro «portato via con un elicottero, non sono gravi». Lo dice all'Ansa il vicesindaco di Norcia, Pietro Luigi Altavilla, spiegando che però si sta ancora verificando la situazione nelle frazioni. «Ora - aggiunge- stiamo aspettando che arrivi un ospedale da campo». Panico in tutta la regione Marche. La gente è scesa in strada nelle Marche, nelle zone terremotate ma anche ad Ancona, dopo l'ultima violentissima scossa. Moltissime persone, non solo nelle zone terremotate, ma anche a Macerata città e ad Ancona, sta lasciando momentaneamente le proprie abitazioni per paura di una scossa più forte. Diverse famiglie trascorreranno la giornata fuori casa, per poi rientrare in serata. In tutte le Marche la gente è scesa in strada, si abbraccia, aspetta. Vengono segnalati anche diversi malori. «È stata come un'esplosione, che non finiva mai»: così il vice sindaco di Norcia Pietro Luigi Altavilla, descrive all'Ansa l'effetto della fortissima scossa di terremoto di stamani. E riferendosi in particolare ai crolli alle mura e alla Basilica, dice: «ora siamo letteralmente in ginocchio; è una situazione durissima per chi vive come noi di turismo. Tutto il centro storico è stato evacuato. Non so quando sarà possibile rimetterlo in piedi». Nel maceratese, il sindaco di Pievetorina ha chiesto aiuto: «abbiamo bisogno di mezzi, di container», mentre il primo cittadino di Caldarola ha fatto sapere che l'80% delle case è inagibile, che la popolazione è tutta fuggita dalle abitazioni e che tutto il centro storico è ormai 'zona rossa’.

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