Lunedì 23 Dicembre 2024

Inferno di fuoco in Gallura, in fuga da case e hotel - Video

CAGLIARI. Pericolosità estrema. L'allerta della Protezione civile regionale era stato chiaro: in Gallura, Nuorese e Cagliaritano sarebbe stata una giornata da «livello rosso» e le previsioni sono state confermate. Nelle località di villeggiatura della Gallura, infatti, si sono sviluppati due roghi che, alimentati dal forte vento, si sono avvicinati a villaggi, hotel e hanno danneggiato anche alcune case, costringendo i soccorritori a evacuare le abitazioni, una struttura alberghiera, un villaggio turistico e allontanare i cittadini verso le spiagge. Il pomeriggio infernale per la Gallura è iniziato alle 14:30. Il primo rogo è divampato a San Teodoro, mentre il secondo è scoppiato 30 minuti dopo a Porto Istana. Nelle due zone sono arrivati gli uomini del Corpo forestale, i vigili del fuoco, i volontari e la Protezione civile. Se a San Teodoro il rogo è stato in parte arginato grazie all'intervento di tre elicotteri e due Canadair, a Porto Istana la situazione è stata più complicata vista la vicinanza del fuoco a case e strutture alberghiere. Al lavoro elicotteri e Canadair. Nella Costa Corallina sono stati evacuati l'hotel Ollastu, il villaggio turistico «La Corallina», ville e abitazioni, i cittadini sono stati messi al sicuro sulla spiaggia. Problemi anche alla viabilità, chiusa in alcuni tratti la Statale 125. L'emergenza è rientrata in serata quando sono state avviate le operazioni di bonifica. Circa 70 gli ettari di macchia mediterranea, secondo una prima stima dei danni, andati in fumo, ma nessun danno alle persone. «L'incendio è sotto controllo e non ci sono stati danni alle persone - ha detto il direttore dell'Ispettorato Forestale di Tempio, Giancarlo Muntoni -. Due case sono andate distrutte dal rogo». Gli investigatori del Corpo forestale hanno avviato le indagini per individuare le cause dei roghi, non si esclude il dolo. La giornata infernale per la Gallura è coincisa con la 32esima commemorazione dei morti di Curraggia: il 28 luglio 1983, nell'omonima collina vicino a Tempio Pausania, nove persone persero la vita e altre 15 rimasero ferite mentre tentavano di domare un vasto incendio. I roghi sono divampati anche in altre zone del sud Sardegna. Ben 17 gli incendi domati. I più impegnativi a Barrali, (Cagliari), Carbonia,  Settimo San Pietro, Serramanna e Vallermosa. Fiamme anche a Soleminis, Selargius, Quartu, Villacidro e Sant'Antonio di Santadi. «La macchina della Protezione civile ha funzionato bene, operando con la massima attenzione - ha osservato il direttore generale della Protezione Civile, Graziano Nudda - lo abbiamo fatto in condizioni meteo che all'inizio del pomeriggio, con il forte vento, hanno reso certamente non facili i primi interventi». Video tratto da youreporter.it

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