PALERMO. «Se qualcuno ha questa intercettazione la tiri fuori, anche anonimamente. La faccia ascoltare a tutti non solo ai giornalisti amici». Lo ha detto Vincenzo Lo Re, legale del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, in conferenza stampa a Palermo annunciando le azioni risarcitorie nei confronti de L'Espresso che ha pubblicato il contenuto di una presunta intercettazione telefonica tra il politico e il suo medico personale Matteo Tutino. Lo Re ha parlato di «giornalismo a orologeria» perché i giornalisti hanno detto di essere in possesso da tempo di questa intercettazione e di averla ascoltata quindi se la notizia è cominciata a circolare il 29 giugno, dopo l'arresto di Tutino, mi stupisce che il settimanale non l'abbia pubblicata il 4 luglio o l'11 di luglio ma abbia aspettato il 18 di luglio per pubblicarla in coincidenza con le commemorazioni di Borsellino che dovevano essere un momento di silenzio e di riflessione. È evidente che si voleva mettere in difficoltà Crocetta".