PALERMO. "Sono stati due anni duri, ne esco provato, ho passato notti insonni ma alla fine gli stessi magistrati della Procura hanno accertato la regolarità delle spese del gruppo Pd. Bisogna attendere ancora la decisione del gip che dovrà valutare la richiesta di archiviazione. Attendo rispettoso questo ulteriore vaglio di un giudice terzo, ma certamente oggi con animo più sereno". Così il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, in conferenza stampa ha commentato la richiesta di archiviazione da parte della procura a suo carico nell'ambito dell'indagine sulle 'spese pazze' dei gruppi parlamentari nella precedente legislatura. "Ho sempre agito nel rispetto delle regole, alla fine la verità viene a galla", ha detto Cracolici, che aveva guidato il gruppo del Pd nella passata legislatura e da pochi giorni è tornato a presiederlo, subentrando a Baldo Gucciardi, cooptato nella giunta Crocetta. "Non mi è mai stata contestata alcune spesa 'personale', ho dovuto rispondere delle spese effettuate in qualità di capogruppo. Ho sempre dato massima collaborazione, ho sempre risposto a tutti i rilievi che mi sono state contestati - ha proseguito - Fino all'ultimo, nella fase di chiusura indagini, mi sono presentato spontaneamente in Procura. Qualcuno dimentica che fino alla scorsa legislatura non c'erano regole nette sulla gestione dei fondi dei gruppi all'Ars, c'era una sorta di 'autogoverno'. Eppure il nostro era l'unico gruppo ad avere un tesoriere, un dirigente di contabilità nonostante non fosse previsto. Bilanci annuali di previsione e consuntivi. Abbiamo sempre certificato ogni spesa in modo trasparente". "Oggi la situazione è cambiata, all'Ars ci sono regole chiare, si sa cosa si può e cosa non si può fare - ha sottolineato - Capisco che la giustizia ha i suoi tempi. Ma accanto alla giustizia della magistratura, c'è la giustizia dell'opinione pubblica che giudica attraverso quello che i media raccontano. E l'opinione pubblica spesso è spietata. Mi auguro che la notizia della richiesta di archiviazione abbia lo stesso risalto che ha avuto la notizia dell'apertura delle indagini".