Trasformare la leggendaria Route 66,
la strada più celebrata nella musica e nella letteratura
americana, nel cuore della prima autostrada elettrica degli
Stati Uniti. Il progetto è stato votato all'unanimità dal
consiglio di amministrazione della storica Fondazione dei
Veicoli Elettrici (HEFV). L'obiettivo è rendere la più famosa
arteria Usa, su cui l'America a due e quattro ruote ha
traversato il paese, di nuovo protagonista con la mobilità
elettrica di domani. Senza però perdere 'un'oncià del valore
storico che rappresenta.
Del progetto di elettrificazione della Route 55 si parlerà in
particolare in alcune conferenze previste nell'ambito del
"Festival Internazionale della Route 66" che si aprirà al
pubblico dal 14 al 17 agosto a Kingman, in Arizona. Si discuterà
del "Progetto per la trasformazione della ROUTE 66 nell'America
First Electric Highway", della "Presentazione dell'installazione
delle stazioni di ricarica lungo la Mother Road (Route 66)" e
infine della "Storia dei veicoli elettrici e ad energie
alternative in America". Secondo il direttore esecutivo di HEFV
Roderick Wilde il Festival sarà anche l'occasione per realizzare
il primo Museo Internazionale dei Veicoli Elettrici del mondo.
Per l'occasione la Fondazione porterà a Kingsman sei veicoli
elettrici di grande importanza storica, tra cui una Detroit
Electric del 1930, una Shopper elettrica del 1960, una Trident
del 1961 e il primo Street Rod elettrico del mondo, una Ford
Roadster del 1929, descritta in diverse riviste e mostrata ad
alcuni saloni dell'auto internazionali.
Chi volesse saperne di più può collegarsi al sito web
www.hevf.org.
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