È riemerso questa mattina alle 10,
sul litorale di Santa Caterina di Nardò a Lecce, Paolo De
Vizzi, trentottenne disabile di Manduria (Taranto), che ha
trascorso sott'acqua, ad una profondità di nove metri, ben 34
ore e 30 secondi, fissando così il record mondiale assoluto di
permanenza in immersione.
Paolo si era immerso nella tarda serata di venerdì,
tuffandosi dal gommone "Hurricane" dell'Esercito, supportato,
tra gli altri, dai paracadutisti del 185esimo reggimento
Ricognizione Acquisizione Obiettivi, gli stessi che stamani lo
hanno assistito nella fase di emersione e di ricondizionamento.
Durante la permanenza sott'acqua, De Vizzi è stato assistito da
un team specializzato, tra i quali due medici subacquei, e da
uno staff tecnico. A nove metri di profondità De Vizzi ha
giocato a dama, svolto attività motoria, ha mangiato frutta e
verdura e si è anche riposato.
De Vizzi è diversamente abile dal 1996, quando venne
investito da un camionista. Da sempre amante del mare, ha
conseguito tutti i brevetti per le immersioni subacquee. Ad oggi
vanta due record mondiali per disabili: il primo ottenuto nel
2011 quando raggiunse i 62,3 metri di profondità in immersione
con bombola caricata ad aria; il secondo realizzato nel 2012,
rimanendo in immersione prolungata per 20 ore. «Mi si è allagata improvvisamente
la muta e per 14 ore ho dovuto lottare contro l'ipotermia. È
stata una battaglia cercando di non pensare al freddo che
sentivo. Ma ce l'ho fatta, sono felice e non vedo l'ora di
tornare subito in acqua». Sono le prime parole pronunciate da De Vizzi.
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