Una donna della Tasmania, in
Australia, che aveva subito un forte trauma cranico in un
incidente d'auto, si è risvegliata con quello che suona come un
chiaro accento francese, una rara disfunzione neurologica che le
causa ansia e depressione. La condizione è stata diagnosticata
come sindrome dell'accento straniero, di cui sono stati
recensiti solo 62 casi negli ultimi 70 anni nel mondo.
Otto anni fa Leanne Rowe ha ripreso conoscenza in ospedale
con fratture alla schiena e alla mascella. «Man mano che la
mascella guariva, mi dicevano che biascicavo a causa dei forti
antidolorifici», ha raccontato oggi alla radio nazionale Abc.
Quando ha ripreso a parlare, la voce era definitivamente
cambiata e il suono da allora è quello di un accento francese.
Autista di autobus e militare della riserva, la signora Rowe
si descrive ora come una reclusa. «Mi irrita molto perchè sono
australiana, non francese, anche se non ho nulla contro i
francesi», ha detto. La figlia Kate aggiunge che la sindrome ha
avuto un profondo impatto e ora è lei a parlare per conto della
madre in pubblico.
Karen Croot dell'Università di Sydney, tra i pochi
scienziati ad aver ricercato la materia, ha detto che la
sindrome porta le persone appena svegliate dal coma a
riabilitare le proprie funzioni linguistiche con un accento
diverso. Le parti danneggiate del cervello sarebbero quelle che
ospitano le funzioni linguistiche che determinano la lunghezza
delle vocali o l'intensità del suono, i caratteri che
determinano un accento. Si tratterebbe quindi solo di
un'impressione nelle persone che ascoltano il paziente, il quale
inoltre non si rende subito conto del cambio di accento finchè
non gli viene fatto notare.
Caricamento commenti
Commenta la notizia