Venticinque attrazioni inedite, ma soprattutto duecento nuovi posti di lavoro: questo è "Themepark", fratello in fasce di "AcquaPark". Raddoppia così l'offerta di "EtnaLand" (www.etnaland.eu), l'isola felice fondata sul turismo che sorge tra lo Ionio e il vulcano, a cavallo di Paternò e Belpasso in provincia di Catania. Il parco divertimenti, aperto nel 2001, cambia decisamente pelle. L'ormai noto "Acquapark" sarà fruibile di giorno, come sempre in estate. "Themepark", invece, lo è già adesso e sino a novembre, tra le 19.30 e l'una di notte. Dalle antiche miniere ai futuribili viaggi spaziali, cinque le aree tematiche con montagne russe -- "Eldorado" e "The Storm" -- e i top spin "Vortigo" e "Quasar", oltre a una torre "di volo" alta 60 metri, ma anche spazi a misura di famiglia (con bambini) come "Il Castello di Ciclopino", "The School" e il cinema "4 D".
Cinquecento assunzioni stagionali, oltre all'indotto che è composto da decine di strutture ricettive, "EtnaLand" è la scommessa vinta dall'imprenditore catanese Francesco Russello sull'ignavia della politica -- che, ad esempio, non ha mai saputo dotare di adeguata viabilità questo Regno del Divertimento -- e sulla farraginosa lentezza della burocrazia. Russello, comunque, preferisce dribblare le polemiche e commenta: "Siamo orgogliosi di quanto abbiamo realizzato con un investimento tutto privato di 50 milioni di euro. Per dimensione, qualità delle attrazioni, innovazione tecnologica e bellezza, Themepark è al livello delle migliori strutture italiane ed europee. Speriamo che adesso i siciliani ci ripaghino di questo sforzo, come hanno già fatto in questi anni con AcquaPark". Tra gli esperti chiamati a realizzare il progetto, anche il tedesco Eckart Schulz che è stato "papà" e direttore di Disneyland Paris. (servizio di Gerardo Marrone)
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