In sei partite Donnarumma ha preso due gol, Pickford uno, su punizione. L’azzurro ha cinque anni in meno e dieci centimetri in più del collega inglese. Ma le differenze non finiscono qui: se Donnarumma è uno dei più forti del mondo, Pickford è un onesto guardiano della porta. Cresciuto nel Sunderland adesso è all’Everton: anche se non viene mai inserito nella lista dei più forti del mondo (e nemmeno della Premier League), non si può certo dire che sia un portiere scarso. E’ l’anima operaia dell’Inghilterra che si amalgama con quella delle star patinate, che forse non ha in repertorio gli interventi spettacolari di Donnarumma, ma è uno di quei portieri che dà serenità alla squadra. Con un bonus: ai mondiali del 2018 ha interrotto la maledizione dei calci di rigore (l'Inghilterra è uscita così ai mondiali del '90, del '98 e del 2006 e agli europei del '96, 2004 e 2012) e che per 28 anni è stata una vera e propria paranoia collettiva nazionale. Quello dei rigori è un epilogo possibile della finale e sapere che in porta c'è Pickford per gli inglesi è un ansiolitico naturale.