Sabato 28 Dicembre 2024

Milan-Palermo 3-2: tanti rimpianti. Ecco tutte le immagini

Silvio Berlusconi sostiene Mihajlovic e lo dimostra con la sua presenza a San Siro: il presidente arriva insieme alla figlia Barbara, rilassato nel suo completo scuro, sorride, fa il segno della vittoria. E il Milan non lo tradisce e contro il Palermo vince per 3-2, trascinato dal fantastico duo d'attacco Bacca (doppietta)-Luiz Adriano e da un ritrovato Bonaventura. La squadra di Mihajlovic però soffre un pò troppo e si fa rimontare per ben due volte con Hiljemark da un buon Palermo che ci crede fino alla fine. Balotelli gioca uno scampolo di partita ma non incide. Al contrario, fa molto bene il giovane Davide Calabria, entrato al posto di Abate. Dopo il derby perso per 1-0, i tre punti erano necessari, addirittura indispensabili. Mihajlovic aveva chiesto cattiveria, più tiri in porta, grinta e forza: i rossoneri confermano la loro crescita e contro il Palermo mostrano le buone cose viste nel derby. La formazione è la stessa: Honda dietro le punte Bacca e Adriano, Montolivo in cabina di regia, Balotelli in panchina. Il Milan c'è e vuole chiudere subito la partita tanto da farsi subito pericoloso con un cross di Luiz Adriano sul quale Struna rischia una clamorosa autorete. I rossoneri sono aggressivi, lottano e macinano gioco. Al 17' Abate è costretto a uscire, al suo posto entra Davide Calabria che si rivelerà prezioso e decisivo. Honda cancella in parte l'opaca prestazione del derby, si mette in evidenza al 20' con un sombrero seguito da un pallonetto che finisce di poco sopra la traversa, spegnendosi sull'esterno della rete. È il preludio del gol che arriva un minuto dopo. Preciso traversone di Calabria per Bonaventura che con grande generosità cede a Bacca: il colombiano di prima batte Sorrentino. Si sblocca il Milan che gioca con più tranquillità: alla mezz'ora Bonaventura va vicino al raddoppio con un bel tiro dai venticinque metri. Tuttavia, quando la partita sembra andare in un'unica direzione, arriva il pareggio del Palermo, complice un'uscita avventurosa di Diego Lopez che favorisce l'incornata di Hiljemark. Reagiscono i rossoneri e al 33' Sorrentino deve uscire d'istinto su uno scatenato Luiz Adriano. Poco dopo fallo sospetto in area di Struna, cade Bacca ma l'arbitro fa continuare. Show del colombiano che si produce in una spettacolare rabona ma non riesce a mettere la palla dentro. Alla fine, il Milan torna in vantaggio grazie alla pennellata di Bonaventura su calcio piazzato. I rossoneri sono agguerriti anche nella ripresa e diventano pericolosi con Bacca (tiro sull'esterno della rete) e con Kucka. Il Palermo risponde con un tiro di Lazaar. Al 25' arriva il momento di Balotelli che entra in campo al posto di Luiz Adriano: applausi per entrambi. Mihajlovic arringa Balotelli, è prodigo di spiegazioni e di parole. Tra i due sembra esserci un buon feeling. La partita pare ben incanalata per i rossoneri ma al 27' arriva la doccia scozzese con il pareggio del Palermo: taglio di Gilardino per Hiljemark che gela Lopez. Momenti concitati, nervosismo, qualche fallo di troppo. In tribuna, Berlusconi si scompone, chiaramente contrariato da quanto accade in campo. Il Milan accusa il colpo giusto per pochi minuti perchè alla mezz'ora arriva il tris con Bacca che colpisce di testa su imbeccata di Kucka. Il Palermo non ci sta, si fa espellere l'allenatore in seconda Carillo, dopo che anche Iachini era stato allontanato sempre per proteste. I rosanero ripartono e ci provano ancora con Hiljemark, poi con Vazquez. Il risultato però non cambia. Mihajlovic trova la vittoria e il Milan va a sei punti in classifica. Berlusconi - inquadrato a fine partita - non appare entusiasta. Il presidente resta seduto e lo sguardo è assorto dietro le lenti. Il Milan ha delle evidenti lacune a centrocampo e in difesa. Migliorano Montolivo e Honda. Tuttavia, la forza dei rossoneri è in questa coppia d'attacco Bacca e Luiz Adriano, travolgenti ed efficaci. Per il resto, c'è molto da fare. L'atteggiamento è quello giusto di una squadra che sa combattere e sa soffrire come vuole Mihajlovic. Personalità, grinta, reattività e orgoglio: qualità necessarie nella lunga corsa del campionato italiano, aperto come mai e tutto da giocare.

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