Mammuth, lo storico murale nel piazzale della Metro Rebibbia realizzato nel 2014 dal fumettista Zerocalcare, è stato restaurato con interventi sostenibili e green: si tratta di eco pitture fotocatalitiche e purificatrici dell'aria, che trasformano gli agenti inquinanti in molecole di sale. L'intervento è nato grazie a una collaborazione tra Yourban 2030, Atac e Aie, l'Associazione Italiana Editori, in occasione della tredicesima edizione di 'Più Libri Più liberi', la fiera nazionale della piccola e media editoria. Nel 2018 l'associazione no profit Yourban 2030 aveva lanciato a Ostiense il primo e più grande eco murale d'Europa e oggi è tornata con una nuova sfida: utilizzare interventi di tecnologia green non solo per nuove opere ma anche per la riqualificazione di quelle già esistenti, come il restauro green del Mammuth di Zerocalcare. "Dopo aver lanciato l'idea di eco-murales dai muri di Ostiense .- spiega Veronica De Angelis, fondatrice e presidente di Yourban 2030 - oggi dal Mammuth di Rebibbia vogliamo far partire una nuova idea di intervento di restauro rivolto ai murales, opere d'arte pubblica e urbana alle quali la capitale e altre città italiane si sono rivolte negli ultimi decenni. Si tratta di un restyling green - prosegue Veronica De Angelis - che porta con sé ancora una volta un messaggio di sostenibiltà e bellezza, in linea con la nostra mission. La street-art rappresenta infatti un linguaggio in grado di collaborare e dialogare con il territorio attraverso processi di rigenerazione urbana e opere di restyling creativi di spazi di vita nelle città".
Il restauro è stato curato da una giovane artista friulana, Maria Bressan in arte Rosmunda, muralista e illustratrice italiana che vive e lavora a Carrara e ha molto a cuore tematiche sociali e ambientali. Dal 2018 ha realizzato numerosi murales tra Italia e Spagna e crede fermamente che la street art sia un efficace strumento per creare appartenenza, risollevando luoghi e persone dal degrado.