Domenica 24 Novembre 2024

A Perugia una mostra d'arte per celebrare Sandro Penna

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(ANSA) - PERUGIA, 24 LUG - "Un mare tutto fresco di colore.
    Sandro Penna e le arti figurative" è il titolo della mostra che alla Galleria nazionale dell'Umbria di Perugia (6 ottobre 2023 - 14 gennaio 2024) celebrerà Penna con 150 opere di autori quali Pablo Picasso, Jean Cocteau, Alexander Calder, Leoncillo, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Tano Festa, Mario Schifano, Franco Angeli e altri.
    Tutte opere provenienti dalla sua casa, in via Mole de' Fiorentini a Roma dove, oltre a intrattenersi con pittori, scultori, galleristi e letterati, il poeta perugino (1906-1977) svolgeva la sua attività di mercante d'arte, e che gettano una luce del tutto inedita sui rapporti col mondo dell'arte di uno delle voci più sensibili e profonde dell'intero Novecento, non solo italiano, come dimostrano le numerose e continue traduzioni dei suoi versi.
    Dopo la grande mostra dedicata al Perugino a 500 anni dalla sua scomparsa, Perugia quindi celebra un altro suo importante concittadino. L'esposizione, secondo le intenzioni degli organizzatori, vuole mettere a fuoco i gusti e le tendenze diffusi sulla scena culturale fra gli anni Quaranta e gli anni Settanta, della quale il poeta fu un protagonista, al pari di Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia ed Elsa Morante, suoi amici e colleghi. L'inedito percorso espositivo, curato da Roberto Deidier, Tommaso Mozzati e Carla Scagliosi, si completa con un'accurata scelta di autografi, diari e lettere, indispensabile, assieme alle prime edizioni e ai materiali audiovisivi, per far luce sulle passioni dello scrittore, attraverso il colto dialogo fra immagine e parola scritta.
    Proprio questo dialogo, del resto, ha suggerito alla letteratura critica (Cesare Garboli sottolineò quanto Penna solesse trattare le proprie poesie "come fossero dei quadri") un parallelo fra la sua opera letteraria e il mestiere di pittore.
    Anche altri, da Luciano Anceschi a Carlo Levi, da Dario Bellezza a Elio Pecora, hanno intravisto nella sua lirica gli echi più svariati, da Matisse a Watteau, da Scipione a Rosai, passando naturalmente per il Perugino e i suoi paesaggi chiari ed evocativi, pieni d'aria e d'azzurro. (ANSA).
   

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