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(ANSA) - BIBBONA (LIVORNO), 14 LUG - Un'antologia di otto opere che macchiaioli e post-macchiaioli hanno dedicato ai territori della Toscana meridionale è il cuore della mostra 'La Maremma dei Macchiaioli' che apre a Bibbona (Livorno) come evento del progetto Uffizi Diffusi. La rassegna si svolge fino al 15 ottobre al Comune Vecchio. I dipinti arrivano in prestito dalla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Cinque sono di Giovanni Fattori: Casa rustica sul mare (1890-95 c.), Maremma toscana (1898 circa), Paesaggio sul mare (1885-1890 circa), Piccola Maremma (1884), Tramonto sul mare (1900 circa).
A questi si aggiungono Scena maremmana (1885-1990) di Eugenio Cecconi, Marina di Giuseppe Abbati, (1862-64), Paesaggio Maremma (1930) di Memo Vagaggini. Le opere raccontano la quiete del paesaggio toscano rurale di questa parte di Toscana, tra campi e case contadine. E mostrano luoghi rimasti uguali fino a oggi.
Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, "sorprendentemente, la Maremma immortalata un secolo fa dai Macchiaioli è lo stesso paesaggio in cui ogni abitante, ogni turista si trova immerso anche oggi. In un Paese piagato e rovinato dall'overtourism, ci rende felici constatare che vi sono ancora isole pressoché intatte, avendo come prova dipinti di un secolo e mezzo fa". "Dipinti che ci invitano a guardare con amore e rispetto profondo - lo stesso sguardo di quei primi artisti della pittura en plein air - i molti tesori della natura offerti ancora da questo meraviglioso scampolo di Toscana". Per il presidente della Toscana Eugenio Giani "con questa mostra, intitolata 'La Maremma dei Macchiaioli', il progetto 'Uffizi diffusi' racconta uno dei nostri territori divenuti mito, che ha fatto breccia nell'animo e nei cuori di tanti artisti che l'hanno rappresentato". "Finalmente si realizza un sogno iniziato nel borgo di Bibbona poco più di un anno fa - commenta poi il sindaco di Bibbona Massimo Fedeli .- Per il nostro comune è un onore ospitare il progetto Uffizi Diffusi e lo è ancora di più farlo con una mostra che racconta il nostro territorio e quella tradizione agricola che ci caratterizza e nella quale Bibbona affonda le radici". (ANSA).
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