(di Ida Bini) (ANSA) - MADRID, 11 LUG - Lo sguardo dei visitatori davanti al 'Giardino delle delizie', capolavoro di Hieronymous Bosch, si ferma molto più a lungo a contemplare le scene dell'inferno, dipinte sul pannello di destra. Lo ha rivelato un recente studio realizzato dal gruppo UMH Biomedical Neuroengineering, in collaborazione con l'Istituto di Bioingegneria dell'università Miguel Hernández di Elche, che ha studiato la reazione di 52 visitatori davanti al celebre trittico fiammingo.
Il trittico 'Giardino delle delizie', realizzato da Bosch attorno al 1480, è conservato nella sala 56A del Museo del Prado di Madrid: ogni giorno decine e decine di visitatori si fermano ad ammirare questo capolavoro per più di 4 minuti, precisamente 4 minuti e 8 secondi. Le scene del trittico aperto si analizzano generalmente in ordine cronologico da sinistra verso destra: nel primo pannello Dio incontra Adamo ed Eva, in quello centrale c'è il giardino dei piaceri della vita con una vasta veduta di figure nude, animali immaginari e frutti di grandi dimensione, e in quello di destra è rappresentato l'Inferno con scene particolareggiate. E' proprio in quest'ultimo pannello che si soffermano più a lungo gli sguardi dei visitatori. Lo studio di bioingegneria ha applicato tecnologie di ricerca avanzate per approfondire il comportamento del pubblico nei confronti della pittura: il mezzo utilizzato nello studio ha permesso di registrare la posizione dei soggetti nella stanza, di misurare il tempo in cui ogni persona guarda il pannello e su quale parte del opera presta maggior attenzione. Oltretutto è anche in grado di registrare, contemporaneamente all'osservazione, la dimensione delle pupille di ognuno dei 52 visitatori analizzati, che fornisce informazioni importanti sulle risposte emotive. I risultati della ricerca indicano che il tempo medio di osservazione del pannello 'Inferno' è stato di 33,2 secondi al metro quadrato, rispetto a 26 per il pannello centrale e 16 per quello del 'Paradiso'.
Un altro risultato interessante dello studio è stato quello di ottenere il percorso standard delle persone analizzato con lo sguardo sul trittico: per farlo sono stati utilizzati occhiali eye-tracking che, collegati a un computer, registrano autonomamente la direzione della testa, quella degli occhi e i loro movimenti rapidi e simultanei mentre osservano, così come la dimensione di ciascuno dei 3 pannelli, uno diverso dall'altro. È stato inoltre molto curioso verificare che il viaggio visivo inizi, nel 46% dei casi, dal pannello di sinistra dell'opera, proseguendo poi verso quello centrale e terminando a destra. Lo studio ha stabilito anche una misurazione iconografica, secondo il tempo di osservazione di elementi più specifici all'interno dell'opera, come le fontane, alcuni uccelli o il misterioso autoritratto del pittore, l'unico che differisce in scala dagli altri personaggi e che continua a seguire il nostro sguardo mentre lo guardiamo. Ciò ha permesso di generare una 'mappa termica' che riflette le parti del dipinto che maggiormente attirano l'attenzione di ciascuno degli osservatori. (ANSA).