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Il Forte Belvedere riapre con 'Melma' di Nico Vascellari

© ANSA

Una serie di opere inedite, dalle sculture ai video, concepite per la riapertura del Forte Belvedere di Firenze. È la mostra di Nico Vascellari 'Melma', visitabile fino all'8 ottobre, a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento: l'esposizione, a ingresso gratuito, è promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Mus.e. Si tratta della prima tappa di un progetto della durata di un anno che l'artista ha pensato per la città di Firenze e che coinvolgerà alcuni dei suoi luoghi più emblematici come piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Museo Novecento.
    All'esterno del Forte, sui bastioni e nel giardino, sono installate nove opere scultoree, fusioni in alluminio, della serie Horse Power (2023), accompagnate da due video, Fossil of Experience (2023) e Horse Power (2019), presentati all'interno delle "cannoniere" e da un'opera, Falena (2022), allestita sulla facciata della palazzina. Le sale interne sono occupate da un percorso espositivo con oltre 30 opere, molte di queste inedite.
    Nella seconda tappa del progetto, da ottobre, saranno piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e il Museo Novecento a esporre una serie di opere, tra cui una nuova installazione per l'Arengario, una performance site-specific ideata dall'artista per il Salone dei Cinquecento e una serie di lavori nella sede delle ex-Leopoldine. "È sempre un enorme piacere tornare ad aprire il Forte di Belvedere con mostre di arte contemporanea di assoluto rilievo - ha detto il sindaco Dario Nardella -. In questo caso siamo ad inaugurare la prima esposizione di un percorso articolato che porterà Nico Vascellari non solo al Forte ma anche in piazza della Signoria e nei musei di Palazzo Vecchio e Museo Novecento". La riapertura estiva del Forte Belvedere è stata possibile con i lavori di restyling della struttura, che hanno coinvolto principalmente la palazzina medicea e l'Orologio, ovvero la meridiana sulla facciata sud. Il costo complessivo delle operazioni di restauro è di circa 300mila euro. (ANSA).
   

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