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Hirai e Policicchio anticipano la Biennale di Mosaico a Ravenna

RAVENNA - L'ottava edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna vive una originale anticipazione con una mostra, dal 24 giugno al 23 luglio, dedicata a due tra i più interessanti artisti della loro generazione: Takako Hirai (1975) e Sergio Policicchio (1985).
    Due artisti provenienti da aree del mondo molto lontane e diverse, Giappone e Argentina, che nella città di Ravenna si formano, si incontrano, e sviluppano linguaggi originali attraverso cui interpretare il mosaico contemporaneo. Due percorsi espositivi paralleli e in dialogo tra loro: quello di Policicchio che trova sostanza e confronto con le architetture di Palazzo Rasponi dalle Teste, quello di Hirai che presenta un intreccio che affonda nei temi della natura con diverse opere inedite e realizzate nell'ultimo periodo.
    A completare questo intervento artistico negli spazi dello storico Palazzo ravennate, sarà presentato un inedito video realizzato a quattro mani da Hirai e Policicchio: un dialogo di immagini, appunti e pensieri di venti anni di "fare mosaico".
    La mostra 'Divenire mosaico', oltre a offrire uno sguardo in anteprima sulla prossima Biennale di Mosaico Contemporaneo, inaugura una nuova progettualità in campo espositivo che anche per i prossimi anni porterà a Palazzo Rasponi in questo periodo mostre dedicate alle nuove generazioni di mosaicisti e mosaiciste di formazione ravennate. Sempre nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, sarà visibile 'Una dedica a Ravenna', inedito progetto espositivo di Rupert Van Wyk, pittore ed illustratore con diverse pubblicazioni dedicate in particolare al mondo dell'infanzia. Van Wyk è nato in Gran Bretagna nel 1971, da famiglia sudafricana, ma da tempo è attivo e residente a Ravenna. (ANSA).
   

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