(ANSA) - CERVIA, 21 GIU - Apre il 24 giugno al Magazzino del Sale di Cervia (Ravenna) la mostra Geografie, personale a quattro mani di Alfredo Casali e Giovanni Fabbri, a cura di Susanna Gualazzini, promossa dal Comune di Cervia in collaborazione con la Galleria Biffi Arte di Piacenza. Due percorsi che condividono l'affetto per i valori del territorio e della sua storia, oltre al piacere per il canto delle proprie origini, traslitterato in un linguaggio pittorico in bilico fra esistenza e mistero, ma sempre e comunque intriso di poesia.
L'esposizione è visitabile fino al 10 luglio.
Di origine piacentina, Alfredo Casali dopo varie esperienze artistiche fra pittura, poesia visiva e studi filosofici, approda a un originale linguaggio fondato su elementi archetipici ricorrenti: procede per sottrazione, parla solo con il segno, sempre necessario, e con una palette calcinata, con campiture asciutte, scabre. Nasce una pittura che celebra il matrimonio di cose semplici in cui non esistono materie privilegiate, perché in qualche modo ogni cosa è illuminata.
Tavole su cui potrebbe accadere senza sforzo una sacra conversazione e che forse sono, meglio, sacre conversazioni di oggetti: alberi, sedie, muri, spicchi di paesaggio sulla soglia.
Spazi in cui la luce entra silenziosamente, traghettata da tracce di pigmento sottile eppure potente. E al medesimo sentire appartengono i paesaggi del cervese Giovanni Fabbri, visioni che nella loro nudità si aprono agl occhi come spazi di libertà: costruiti come contesti di tracce terrose: sono paesaggi sospesi fra cielo e terra, luoghi in cui trascrivere l'emotività spaccando i confini della descrizione naturalistica. Lo scoscendimento di un dirupo, l'ombra di un casolare, il solco della montagna, tutto volge a costruire uno spazio di relazioni (termine che non a caso ricorre fra i suoi titoli prediletti) esposto alle trasformazioni del sentire più intimo. (ANSA).