NAPOLI - Il 20 giugno, alle ore 17:30, presso il Foro del Parco Archeologico di Pompei si svolgerà la cerimonia di conclusione del 'Grande Progetto Pompei' presieduta dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Sarà ripercorso lo sviluppo del programma straordinario di recupero del sito archeologico illustrandone, sottolinea una nota del Mic, "gli eccellenti risultati conseguiti per i quali l'intervento è oggi indicato dall'Unione Europea quale modello da perseguire nella gestione dei fondi comunitari e nazionali e concreto esempio di produttiva sinergia tra Commissione europea e Governo nazionale". Un modello "i cui fattori premianti sono stati la disponibilità finanziaria immediata, il pronto reimpiego delle economie maturate in esito alle procedure di gara e la costituzione di una struttura dedicata la cui governance è stata affidata in via continuativa all'Arma dei Carabinieri". La seconda parte dell'evento riguarderà la cerimonia di "Riapertura della Casa delle nozze d'argento". La casa e? uno degli esempi più solenni e maestosi di come doveva apparire la dimora di un membro dell'aristocrazia pompeiana. Sulla base di alcuni graffiti e di iscrizioni presenti su molti oggetti e? stato individuato in Lucius Albucius Celsus l'ultimo proprietario della casa. L'aspetto attuale dell'edificio e? databile al 40-30 a.C. quando molti ambienti, soprattutto quelli che affacciavano sull'atrio, vennero restaurati. Essa deve il suo nome alla visita dei reali Umberto I e Margherita di Savoia nel giorno della celebrazione delle loro nozze d'argento del 1893. La progettazione dell'intervento sia stata anch'essa finanziata con fondi del Grande Progetto Pompei rinvenienti da un virtuoso meccanismo di riutilizzo dei risparmi di gara. Il Grande Progetto Pompei si è articolato in 76 interventi ripartiti in 5 piani, realizzati in due "fasi" di finanziamento: la prima pari ad un importo complessivo di 39,7 mln di euro (a valere sul ciclo programmatorio POIn Attrattori Culturali 2007-2013); la seconda pari a 65,3 mln di euro (a valere sul successivo ciclo di programmazione finanziaria, Asse I del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020). (ANSA).