(ANSA) - BOLOGNA, 12 GIU - Lou Reed e David Bowie rivivono in due mostre fotografiche, a Taranto e Terni, organizzate dalla bolognese Ono Arte. Al MarTa-Museo archeologico nazionale il Medimex presenta dal 14 giugno al 16 luglio 'Perfect Day. Lou Reed e la New York di Andy Warhol': a dieci anni dalla scomparsa, la mostra ripercorre la storia di uno dei cantautori più crudi e poetici della scena musicale internazionale.
Newyorkese purosangue, Reed con i suoi Velvet Underground, fondati a metà anni '60 insieme al compositore John Cale, rivoluzionò i dettami della musica popolare - gettando le basi per quell'estetica nichilista che anni dopo sarebbe stata ribattezzata Punk - ma soprattutto contribuì a introdurre nel mondo della cultura pop tematiche come le droghe pesanti, la bisessualità e la transessualità, l'ambiguità e il mito degli ultimi e dei diseredati ai margini della ricca società Usa. I Velvet Underground non nascono solo dalla mente di Lou Reed, ma anche da quella di Andy Warhol, "re della pop art", che non crea solo quadri, serigrafie e film ma anche opinioni, costume e spettacolo. La mostra comprende 55 foto, con le opere di importanti fotografi internazionali, da Mick Rock a Steve Schapiro, da Nat Finkelstein a Stephen Shore, Ronn Spencer, Adam Ritchie e Allan Tannenbaum. Steve Schapiro sarà anche coprotagonista, con David Bowie, della mostra 'America. Sogni.
Diritti', dal 29 giugno al 15 ottobre al Caos-Centro Arti Opificio Siri di Terni. La Sala Carroponte ospiterà 70 scatti che raccontano il sodalizio tra la pop star e il fotoreporter che, attraverso la sua fotocamera, ha testimoniato la società americana della seconda metà del secolo scorso. Nella Project Room Ronchini verrà proiettato il documentario su Schapiro 'An Eye On American Icons' con filmati d'archivio degli eventi storici documentati dal fotografo, riprese e spezzoni dei set dei film per i quali ha lavorato, testimonianze di attori come Jodie Foster e Dustin Hoffman. Attraverso la capacita? di Schapiro di cogliere l'umanità? dei suoi soggetti, si potrà riscoprire l'aspetto personale di uno dei grandi miti della cultura popolare del XX secolo e di addentrarsi nel contesto storico-culturale nel quale Bowie operava. (ANSA).
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