David Bowie che gioca con secchiello, paletta e sabbia seduto in spiaggia su una sedia a sdraio a Roskilde, in Danimarca, dove partecipa al celebre festival rock; Grace Jones che chiede al fotografo di esaltare il suo aspetto da inavvicinabile femme fatale; le foto a Freddie Mercury durante le registrazioni di Live Aid, gli scatti agli U2 negli studi di Radio Times, i concerti di Madonna, Metallica, Paul McCartney, Sex Pistols, Lou Reed, Rolling Stones, Britney Spears, Bruce Springsteen, Tina Turner, The Who e gli incontri unici come quello con Amy Winehouse, colta durante una pausa nella registrazione di un concerto per Bbc One Session. Il Museo della musica di Bologna presenta - per la prima volta in Italia, dal 9 giugno al 10 settembre - il lavoro di Mark Allan, decano della fotografia musicale e fotografo ufficiale del Barbican Centre di Londra, uno degli spazi internazionali più importanti per la musica, la danza e il teatro, per il quale ha ritratto, in trent'anni di carriera, i grandi protagonisti della musica classica e sinfonica internazionale.
Dopo il successo riscosso dalla personale allestita alla Barbican Library nel 2019, saranno visibili in 'It's (NOT) Only Rock'n'Roll' - un'ampia retrospettiva a cura di Pierfrancesco Pacoda - 48 degli scatti più iconici realizzati da Allan tra gli anni Ottanta e Duemila, che svelano la sua grande passione per la musica rock. Le sue foto documentano e raccontano linguaggi diversi e personaggi straordinari, narrati attraverso immagini fuori dalle convenzioni del ritratto, riuscendo, in molti casi, a trasformare relazioni professionali in rapporti di amicizia.
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