Ancora una volta per il ponte del 2 giugno gli italiani dimostrano di preferire l'Italia come destinazione della propria vacanza e ancora una volta il turismo dimostra di essere un settore più che resiliente. Lo dimostrano le spiagge della Romagna che nonostante la recente ferita dell'alluvione tengono duro e attendono fiduciose i turisti al grido di "tin bota". Come ha spiegato nei giorni scorsi da Rimini la ministra del Turismo Daniela Santanchè "tutti sono al lavoro perché non arrivi nessuna disdetta. Non deve accadere che dopo la tragedia che c'è stata si vada incontro anche a una tragedia economica. Questo è un popolo che vive di turismo e quindi dobbiamo sostenerli e aiutarli". Secondo un'indagine di Federalberghi a mettersi in viaggio in occasione del 2 giugno saranno in oltre 15 milioni e la località preferita resterà il proprio Paese nel 94% dei casi. Nella scelta della tipologia della vacanza le località marine saranno quelle prese letteralmente d'assalto. Il 41,8% sceglierà il mare, il 26,2% preferirà le città d'arte, il 12,7% andrà in località di montagna. La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 454 euro di cui 425 per chi rimarrà in Italia e 917 per chi andrà oltre confine. La permanenza media si attesterà sulle 3,1 notti e ciò determinerà un giro d'affari turistico di circa 6,88 miliardi di euro. "A giudicare dal giro di affari che questo ponte produrrà, di ripresa si può effettivamente parlare - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - ma c'è da augurarsi che essa sia una forte leva per l'Emilia Romagna, la regione che ha subito il durissimo colpo dell'alluvione e che, malgrado tutto, resterà aperta al turismo nel corso di questo ponte, rivelandosi come un esempio eccezionale di resilienza". L'alloggio vedrà un'affermazione della casa di parenti o amici con il 28% della domanda. Seguono la struttura alberghiera con il 23,9%, i bed & breakfast con il 22,2%, la casa di proprietà con il 12,4% e il residence con il 3,9%. La motivazione principale per la vacanza saranno il riposo e il relax (66%), seguito dal divertimento (35%). Il 22,8% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono l'abitudine (14,2%) e la visita a mostre, musei e fiere (9,3%). Tre vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 10,4% viaggerà in aereo e il 6,1% in treno. Tra le persone intervistate che non andranno in vacanza, il 45,3% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18,4% per motivi familiari e un altro 10,6% per motivi di salute. "Non possiamo trascurare - conclude Bocca - la percentuale di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Finché non si riuscirà a pareggiare questo gap, non avremo raggiunto l'obiettivo principale: far sì che l'esigenza primaria e vitale di un viaggio sia alla portata di tutti i nostri concittadini".