Lunedì 25 Novembre 2024

Palazzo Reale di Genova, l'arte dialoga per contrasto-assonanza

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(ANSA) - GENOVA, 25 MAG - Oltre quaranta opere di grandi artisti come Joos van Cleve, Tintoretto, Orazio Gentileschi, Antoon van Dyck, Guercino, Grechetto, Bernardo Strozzi, cinque delle quali sono acquisite recentemente del Ministero della Cultura ed esposte per la prima volta, e diciannove lavori di artisti della seconda metà del Novecento che vengono inserite nel percorso di Palazzo Reale. Sono queste, in breve, le due nuove esposizioni allestite a Palazzo Reale "Highlights. Maestri dal '500 al '700 dai Musei Nazionali di Genova", fino al 24 settembre 2023, nel Teatro del Falcone, e "We linked Passages Maestri del '900 dalle collezioni private genovesi" esposta al piano nobile.
    "Il nostro pubblico è abituato a vedere le nostre collezioni nelle stanze delle nostre due residenze - spiega Alessandra Guerrini, direttrice dei Musei Nazionali di Genova - e la nostra idea è stata quella di portare alcuni di questi capolavori in mostra per poterci concentrare su di loro. Al tempo stesso abbiamo voluto far entrare l'arte contemporanea nelle sale di Palazzo Reale con opere provenienti da collezioni genovesi molto significative".
    L'idea di Highlights, spiegano i curatori, nasce dalla volontà di mettere in luce i capolavori delle collezioni dei Musei Nazionali e le opere sono messe in dialogo per consentire ai visitatori di osservarle da vicino e apprezzarne dettagli e connessioni. "Le opere fanno parte del patrimonio dell'istituto ministeriale che è unico - spiega Anna Manzitti, una delle curatrici - e ci piaceva poter intrecciare alcuni dipinti che non sempre sono così facilmente fruibili. Sono sculture molto preziose, come le 4 metamorfosi del Parodi, oltre a molti dipinti sui vari materiali".
    In parallelo, nelle sale del Piano nobile sono esposti diciannove lavori di artisti della seconda metà del Novecento, opere concesse da collezionisti privati che propongono inediti dialoghi con le raccolte storiche. "Abbiamo colto l'occasione di far entrare alcune opere di arte contemporanea - spiega Luca Leoncini, uno dei curatori - e di renderle parte della dimora con le nostre opere di arte antica. Le abbiamo messe in dialogo per contrasto, quando sono dirompenti, o per assonanza quando c'è armonia con il passato". (ANSA).
   

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