ROMA - Il Palazzo dei Congressi del'Eur ospita il 29 e il 30 maggio la terza edizione dell'evento 'Roma Bar Show', che promuove la valorizzazione e la diffusione della cultura del bere attraverso un approccio basato sull'unione tra business, formazione e intrattenimento. La manifestazione, la più esclusiva dedicata al mondo del beverage, del bar e dell'accoglienza, è diventata un punto di riferimento per gli operatori professionali del settore a livello internazionale con numeri importanti: 12mila persone coinvolte, 250 aziende, 60 ospiti internazionali, oltre 2mila brand, 10 seminari formativi, 28 sale di degustazione e 8 laboratori Academy. A Palazzo dei Congressi saranno presenti tante novità - Awards e tematiche sul mondo del beverage femminile - e un ricco programma di appuntamenti - workshop, degustazioni, seminari e conferenze - oltre a eventi di aggregazione in città che, ancora una volta, sarà la vera protagonista per un'intera settimana. E' l'occasione per parlare di un settore fiorente, di inclusività, di nuove tecniche, di sostenibilità e del 'bere responsabile', soprattutto tra i giovani, oltre a offrire un'importante visibilità ai bar e ai bartender più talentuosi. "Roma Bar Show non è solo un evento - commenta Andrea Fofi, uno dei soci fondatori nel 2019 insieme a Giuseppe Gallo, Fabio Bacchi e Alessandro Procoli di Jerry Thomas Project - Roma Bar Show è un progetto, uno stile di vita. In due giornate si racchiudono gli sforzi di un anno, le idee e le iniziative che animano tutto il team di lavoro affinché diventino il punto di riferimento dell'industria del beverage e del mondo della mixology su scala nazionale e internazionale. Il Roma Bar Show - spiega ancora Fofi - è diventato leader non solo nell'ambito della bar industry, ma anche nella formazione di settore, con masterclass che attirano protagonisti di calibro mondiale, tra aziende e barman, e ponendosi quale apripista di tematiche di interesse sociale trasversale, come l'inclusione e la sostenibilità". "Il progetto è importante perché rientra nel Made in Italy - spiega Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma che patrocina Roma Bar Show - perchè tocca vari settori, soprattutto quello dell'ospitalità, e ci rappresenta nel mondo. Dobbiamo sostenere questa manifestazione perché i grandi eventi generano economia e posti di lavoro, ma soprattutto aiutano a dare un'immagine nuova a Roma. E' importante anche perché è un evento che alza la qualità del bere, responsabile e sostenibile". Diverse le aree espositive e di intrattenimento, a partire da Piazza Italia, dedicata al nostro Paese, che vanta una tradizione liquoristica secolare e ha saputo conquistare i mercati di tutto il mondo. Tantissimi i nomi di spicco: Julie Reiner, mixologist e bar owner conosciuta per il suo contributo nell'innovazione della miscelazione in Usa; Simon Ford di Ford Gin, Shingo Gokan, mixologist e bar owner giapponese di diverse realtà tra New York e Shangai; i ragazzi del Maybe Sammy di Sidney premiati come "Best International Bar Team Award". Tra i partner del Roma Bar Show c'è anche Atac, l'azienda per la mobilità di Roma Capitale.