(ANSA) - TORINO, 03 MAG - Torna all'antico splendore la Real Chiesa di San Lorenzo, capolavoro dell'architettura barocca di Torino, realizzata da Guarino Guarini tra il 1668 e il 1680 a seguito di un voto. Il restauro conservativo, durato un anno, ha interessato l'Altare Maggiore, il Ciborio, il coro, le volte e il presbiterio. L'intervento è stato realizzato dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, con la Fondazione Compagnia di San Paolo e con la Fondazione Crt, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti.
Nel 1557, il 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo, l'esercito francese fu sconfitto a San Quintino, nelle Fiandre, dalle truppe del Ducato di Savoia con quelle di Filippo di Spagna. Sia il Duca Emanuele Filiberto sia il cugino Filippo II promisero, in caso di vittoria, la costruzione di un luogo di culto da consacrare al santo. Filippo realizzò il Monastero di San Lorenzo dell'Escorial, poco lontano da Madrid, dove si ritirò negli ultimi anni di vita. Emanuele Filiberto dedicò a San Lorenzo l'esistente Chiesa di Santa Maria ad praesepae, poi ricostruita da Guarini che realizza un progetto "per stupire gli intelletti e generare meraviglia e ammirazione".
"È un patto tra generazioni per contribuire a conservare e valorizzare l'eredità culturale e trasmettertela alle generazioni a venire" spiega Giorgio Marsiaj, presidente della Consulta. "Il bene comune da sempre al centro dell'agire di Fondazione Compagnia di San Paolo, si raggiunge lavorando in sinergia" afferma Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San Paolo. "Il recupero dell'Altar Maggiore della Chiesa di San Lorenzo è un intervento per la comunità, perché ne rafforza l'identità, contribuisce alla sua crescita sociale ed etica" aggiunge la vicepresidente della Fondazione Crt Caterina Bima. (ANSA).
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