TRIESTE - Terminato il "restauro delicatissimo", l'edificio più antico del Parco di Miramare, il Castelletto dove abitarono Massimiliano d'Asburgo e sua moglie Carlotta del Belgio, riapre ma con limitazioni: biglietto (fino a 20 euro) con visita guidata o piccole cerimonie. Ieri l'inaugurazione dopo un intervento durato due anni, da giugno l'apertura al pubblico che pagherà un biglietto Luoghi speciali: due ore per visite dedicate a Bagno ducale, Castelletto, Cucine storiche (di prossima riapertura), Belvedere dei cannoni e Orangerie. Servizio solo su prenotazione e per minimo 8 persone, previo acquisto del biglietto. Nelle more, ci saranno due aperture straordinarie in maggio.
Nel 1856, quando fu progettato da Carl Junker, il (relativamente) piccolo manufatto era l'unica costruzione della zona: quello che sarebbe diventato il Castello di Miramare, più in basso e sul mare, stava sorgendo lentamente, e ciò che oggi è una zona lussureggiante e ricca dal punto di vista botanico, non c'era. Dalla piccola terrazza - che affaccia all'interno e non sul mare - Massimiliano d'Asburgo poteva controllare che i lavori del Castello proseguissero con solerzia e precisione.
L'edificio è delizioso e romantico con l'affaccio sulla baia di Grignano ed ha ispirato nello stile architettonico e degli arredi il Castello. Il Castelletto, invece, piccolo e "dopo un restauro così delicato, è uno scrigno che non consente usi troppo invasivi", spiega la direttrice del Museo storico di Miramare, Andreina Contessa. L'area di Miramare attira forse troppi turisti per il territorio. Per questo presto sarà realizzato un ascensore panoramico sul lato di Grignano - sul lato opposto all'ingresso tradizionale - accanto al Castelletto, proprio per alleggerire la folla del lato mare. È allo studio anche un biglietto per l'ingresso (oggi l'accesso al Parco è gratuito; a pagamento quello al Castello).
Il Castelletto - Klein Schloss o Gartenhaus - come ha una pianta gotica irregolare, così è eterogeneo nello stile interno, a testimonianza dell'eclettismo di Massimiliano. Riportato ai colori originali, tra pianterreno e primo piano ci sono una Stanza nordica che fungeva da soggiorno, rivestita di boiserie, una Sala fiamminga adibita a camera da letto, anche questa con una imponente boiserie con al soffitto stemmi delle famiglie dei coniugi, un Salottino moresco di colore rosso e con quadri che in arabo riportano passi del Corano e una stanza neo rinascimentale. Il Castelletto ha poi una soffitta non abitabile ma con dodici finestre e una torretta che affaccia su quattro lati. Nel seminterrato c'erano le cucine.
Nel tempo ha avuto varie destinazioni d'uso tra cui Galleria Nazionale d'Arte Antica e sede del WWF; dal 2016 è rimasto chiuso. Il restauro è stato seguito dal funzionario architetto del Museo storico Francesco Krecic.
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