Lunedì 25 Novembre 2024

Turismo in ripresa ma ancora sotto i livelli pre-Covid

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Continua la forte ripresa del turismo - arriva oggi anche la certificazione dell'Istat in un report riferito al 2022 - ma l'anno scorso ancora non si è ritornati ai livelli pre Covid. Nel 2022 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila (346 milioni e 966mila pernottamenti), in aumento rispetto al 2021 (+31,6%) ma sotto i valori precedenti al Covid (-23% rispetto al 2019). In recupero quasi totale le vacanze di 4 o più notti, che tornano ai livelli del 2019, mentre le vacanze più brevi (1-3 notti) sono ancora lontane dalla situazione pre-pandemia (-26%).

Il 19,3% dei residenti ha effettuato almeno un viaggio in un trimestre del 2022 - erano il 14,9% nel 2021 e il 24,2% nel 2019 - mentre le persone che hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre salgono al 35,7%, contro il 33,9% del 2021 (37,8% nel 2019). I viaggi all'estero, non più ostacolati dalle restrizioni alla mobilità internazionale, aumentano in modo marcato (+143%, circa 48 milioni di notti in più) ma anch'essi non raggiungono ancora i livelli precedenti la pandemia (-36,4% rispetto al 2019). Anche i viaggi in Italia riprendono a crescere (+18,3% sul 2021, 17,6 milioni le notti recuperate), seppur inferiori di circa il 19% rispetto al 2019.

Il Nord rimane l'area del Paese con più potere attrattivo (39,4% dei viaggi), sia per le vacanze, (soprattutto se brevi, 50,5%), sia per i viaggi di lavoro (42,3%). Il Mezzogiorno continua a registrare quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (26,8% contro 14,7%) e meno consistenti per le brevi (15,8% contro 24,7%) e per i viaggi di lavoro (17% contro 20,2%).

Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio e Campania sono le sei regioni più visitate e accolgono complessivamente il 53,9% degli spostamenti interni, con quote che variano tra il 6,3% della Campania e l'11,1% della Toscana. Anche nel 2022 quest'ultima rimane la regione preferita per le vacanze (11,3%), soprattutto quelle brevi (12,2%). Per lavoro si viaggia invece di più verso Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, che insieme ospitano oltre il 42% dei viaggi d'affari in Italia. Nel 2022 il Lazio riesce a recuperare le posizioni perse nel biennio precedente e a risalire la graduatoria delle regioni più visitate in generale. Il Trentino Alto Adige torna a essere la regione più frequentata in occasione delle vacanze del primo trimestre (13,5%), soprattutto se lunghe (16,7%). I viaggi all'estero hanno come destinazione prevalente una meta europea (87,7%): i paesi più visitati nell'anno sono Spagna (16,4%), Francia (12,1%), Croazia (6,5%) e Grecia (6,2%).

Secondo Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, "i viaggi sono in ripresa, ma c'è ancora molto da fare per tornare ai livelli pre Covid. I dati del 2022 - spiega - sono dunque positivi e fanno bene sperare per quest'anno, ma dobbiamo fare attenzione al caro prezzi del settore causato dall'inflazione che potrebbe provocare una riduzione dei viaggi e delle vacanze".

Plaude alla ripresa ma denuncia forti rincari Assoutenti, secondo cui viaggiare è sempre più un salasso per gli italiani: la prima voce che incide sulle vacanze - analizza l'associazione - è quella legata ai trasporti. Chi lo scorso anno è partito in aereo ha dovuto affrontare aumenti dei voli internazionali e di quelli europei in media del +85,9% rispetto al 2021, mentre quelli nazionali sono rincarati del 20%. Spostarsi in auto è costato in media il 22,1% in più nel caso di vettura a gasolio, +11,8% con auto a benzina, +33,3% per gpl e metano.

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