PARMA - Circa 400mila negativi analogici, soprattutto in bianco e nero, scatti quotidiani fatti per oltre vent'anni. Altre 300 fotografie, frutto di una vita di ricerche e acquisti, con opere databili a partire dalla metà dell'Ottocento. Uno spaccato che documenta la storia locale e italiana tra cronaca, politica, costume, società, cultura e sport. È il "tesoro" composto dall'Archivio fotografico e dalla Collezione di fotografie storiche di Romano Rosati, acquisito dal Comune di Parma grazie al sostegno - circa 150mila euro - della Regione Emilia-Romagna, che riguarda anche l'attività di catalogazione e valorizzazione dell'Archivio e della Collezione, così da renderli consultabili. Come previsto dalla convenzione, sottoscritta dalle due istituzioni, verrà avviato un progetto di catalogazione, digitalizzazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio iconografico, dei suoi contenuti e messaggi. La raccolta è arricchita da un pezzo particolare: un dagherrotipo di ottima fattura che ritrae (secondo l'attribuzione del collezionista) Giuseppe Verdi. L'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori, fin da inizio mandato, si era dichiarato disponibile ad attivarsi per la nascita di un archivio regionale di memorie, suoni, voci, immagini, articolato nelle città dell'Emilia-Romagna.
Dopo l'acquisizione dell'Archivio Fotografico di Giovanni Zaffagnini, affidato alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, dell'Archivio Demetrio Stratos, cantante, musicologo ed esperto di vocalità, affidato al Comune di Ravenna, e la valutazione in corso di corpora letterari inediti e di grande spessore, "questo - sottolinea - è un altro importante e concreto atto in direzione della realizzazione del progetto". Parma ha una significativa tradizione di archivi fotografici che grazie alla sinergia di intenti con la Regione, afferma il sindaco Michele Guerra, "ora si arricchisce dei preziosi contenuti che Romano Rosati ha voluto consegnarci, frutto della sua attività di fotografo ma anche di collezionista". (ANSA).