Lunedì 25 Novembre 2024

Impronte di un 'mascarer', luogo, spazio e tempo del gesto

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(ANSA) - VENEZIA, 11 APR - Dal 15 aprile al primo ottobre, il Museo veneziano Casa di Carlo Goldoni, nello storico Palazzo Centanni, presenta la mostra "Impronte di un Mascarer - luogo spazio e tempo del gesto" ideata da Gualtiero Dall'Osto e curata da Chiara Squarcina e Tobia Dall'Osto.
    Ad essere proposto è un percorso espositivo di impronte e di maschere, maschere-impronte e impronte-maschere, attraverso l'esposizione di calchi negativi in alabastro, grandi mascheroni, quindi positivi, in cartapesta e resina, disposti sia al piano terra che al primo piano. L'artista e ideatore del progetto, Gualtiero Dall'Osto, innesca molteplici e personali riflessioni su questi particolari oggetti "simbolo", legati non solo alla Commedia dell'Arte - a cominciare dalla riforma del teatro goldoniana - ma anche alla nostra contemporaneità, con un fil-rouge che porta ad interrogarci sul significato della maschera del nostro tempo. Molteplici i significati della "maschera", non ultimo quello strettamente connesso all'arte di chi la crea, il mascarer.
    La maschera, dunque, non è solo un semplice oggetto da indossare: è per l'artista una creatura, dotata di vita propria, con un dentro e un fuori, capace di trasmettere l'urlo muto di dolore o di indignazione per quanto accade intorno a noi ed è per questo motivo che la ripropone in una forma inusuale, drammaticamente ingigantita, come un'enorme tela sulla quale sviluppare una ricerca introspettiva e psicologica sulla maschera contemporanea.
    "Proprio grazie all'intuizione di Dall'Osto di proporre questa inedita esposizione di sue creazioni si potranno analizzare i reconditi significati, alcuni anche antropologici, connessi alla maschera e al suo creatore. Si comprenderanno anche le fasi creative di questo 'saper fare' e come si rapporti con la contemporaneità" sottolinea la responsabile di Casa di Goldoni, Chiara Squarcina.
    "Il progetto - rileva Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei veneziani - sarà l'occasione anche per focalizzare la storia di quest'arte. Non si dimentichi, infatti, che già nel 1271 a Venezia indossare la maschera era ampiamente documentato in quanto proprio in quell'anno i 'mascareri' si riunirono in 'arte' insieme ai pittori". (ANSA).
   

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