Lunedì 25 Novembre 2024

Da Schiele a Boetti, Tefaf a maggio torna a New York

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(ANSA) - NEW YORK, 05 APR - Da un autoritratto nudo seduto sul pavimento di Egon Schiele a un arazzo di Alighiero Boetti, Tra l'Incudine e il Martello, che unisce testi in italiano e persiano a un tavolo; da una testa di donna di età adrianea, con ancora le tracce delle iridi degli occhi dipinte, a un tavolino di Gio Ponti di radica di noce disegnato nel 1951 per Casa Lucano a Milano: sono alcune proposte della prossima edizione di Tefaf New york, la grande fiera dell'arte gemella di Maastricht che in marzo tornerà a Manhattan.
    Il programma 2023 comprende 78 gallerie da 13 Paesi che ritornano e altre 13 gallerie che espongono per la prima volta quest'anno. Lo Schiele del 1917, creato un anno prima della morte dell'artista, è presentato ad esempio da Richard Nagy, per la prima volta a Tefaf New York, così come anche la Geoffrey Diner Gallery nel cui stand sarà esposto il tavolino di Ponti.
    L'edizione newyorchese di Tefaf si terrà dal 12 al 16 maggio, con una preview alla vigilia riservata ai collezionisti, nella storica sede del Park Avenue Armory: saranno esposte opere di arte moderna e contemporanea, gioielli, antiquariato e design all'interno di sale d'epoca o in stand allestiti nell'imponente Wade Thompson Drill Hall al centro dell'edificio. La manifestazione, un appuntamento ricorrente per New York dal 2016, aveva annunciato a gennaio che due musei - la Neue Galerie di New York e il Museo Reale di Belle Arti di Anversa in Belgio - saranno i beneficiari per il 2023 del suo Museum Restoration Fund, una donazione annuale a sostegno del lavoro che la comunità internazionale dell'arte svolge a tutela del patrimonio artistico e culturale. (ANSA).
   

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