ROMA - C'è un luogo al mondo dove l'azzurro delle onde mare si infrange al ritmo di salsa e merengue. Dove anche il nome delle palme racconta una storia. E dove prendere il sole su un'isola che al tramonto torna "deserta". È Punta Cana, l'estremità più orientale della Repubblica Dominicana, lì dove l'Atlantico incontra il Mar dei Caraibi. Dall'Italia, una dozzina di ore di volo per sentirsi subito in vacanza (si atterra al Punta Cana International Airport).
"La differenza tra questo posto e il resto del mondo? La gente", racconta Antonio Parrado Rodriguez, direttore generale del TRS Turquesa Hotel y Grand Palladium Hotels & Resorts a Punta Cana, insieme a Jose Luis Mejia Guerrero, direttore del TRS Turquesa Hotel.
Il gruppo alberghiero spagnolo a Punta Cana gestisce quell'oasi di lusso, relax e divertimento composta dal Grand Palladium Palace Resort Spa & Casino, Grand Palladium Punta Cana Resort & Spa, Grand Palladium Bávaro Suites Resort & Spa e TRS Turquesa Hotel, sulla Bávaro Beach (più il TRS Cap Cana Hotel, all'interno di una delle zone più esclusive del paese dominicano).
Il tutto in un rincorrersi di verde, piscine da sogno, bar a tema e ristoranti per ogni palato e un fronte mare lungo un chilometro di sabbia bianchissima, dove camminare all'infinito o ammirare il tramonto accoccolati su una panchina che si autocelebra come "The best seat in the world". Ovvero il miglior posto al mondo dove possiate venire ad accomodarvi.
"Le persone qui - spiega Antonio Parrado Rodriguez - sono sempre naturalmente felici. E la sensazione è contagiosa. Per questo chi viene in vacanza da noi torna con il ricordo di un'esperienza unica" Quando venire? Punta Cana è la meta perfetta per fuggire dal freddo, con l'alta stagione tra dicembre ed aprile, ma caldo e sole non mancano tutto l'anno.
Cosa fare? Sole e bagni, certo. Ma non solo. Ecco qualche consiglio.
LE PALME - Se è la vostra prima volta in questa parte del mondo partite ammirando le palme. Non solo per gli esemplari alti fino a 30 metri che sfidano i margini delle inquadrature su Instagram. E non solo perché i locali, la chiamano "la Costa del cocco". Ma perché è dalla palma, risorsa preziosissima, che deriva il nome Punta Cana: "cana" come le foglie usate fin dai tempi dei Taino, la popolazione autoctona precolombiana, per costruire i tetti di capanne e abitazioni.
ISOLA DI SAONA - Come dire, il "must" del viaggio che vale la gita di una giornata. Si parte in catamarano o motoscafo dal villaggio dei pescatori di Bayahibe (dove concedersi anche un po' di shopping tra Rhum e souvenir). La prima tappa d'obbligo è sulla spiaggia di Laguna Blu, il film con Brooke Shields e Christopher Atkins, che nella realtà è Play Palmilla nel mezzo del Parque Nacional Cotubanamà, dove l'acqua è uno specchio turchese costellato di stelle marine. Ancora un po' di navigazione, ed ecco Saona, ribattezzata così da Cristoforo Colombo in omaggio al suo amico navigatore Michele de Cuneo, originario di Savona. Oggi area protetta dal Wwf per la nidificazione delle tartarughe, l'isola accoglie i turisti esclusivamente durante il giorno (solo una manciata di locali ha il permesso di pernottare). A ogni barca è riservata una porzione di spiaggia e relax, oltre ad attrezzature, grigliate di aragoste e area massaggi. Poco prima del tramonto si riparte e l'isola torna alla sua pace silenziosa.
1, 10, 100 VOLTE CIOCCOLATO - Qui il cacao è una cosa più che seria. La Repubblica Dominicana è tra i primi dieci produttori di fave di cacao al mondo, che utilizza anche per prodotti di bellezza, marmellate, liquori, souvenir. A raccontare la storia del vero cacao dominicano è Chocomuseo all'interno del complesso commerciale Mundo Auténtico. Il laboratorio Chocolate & Cia nel Grand Palladium Hotels & Resorts propone invece un'infinità di prodotti, oltre a degustazioni e cooking class, dove scoprire, ad esempio, che il pregiato Criollo, il Cioccolato dei Maya, era utilizzato come medicina. Ma se è il relax che cercate, da non perdere il massaggio all'olio di cioccolato della Zentropia Palladium Spa & Wellness.
A RITMO DI SALSA - Non c'è angolo di Punta Cana, dalle spiagge ai bar, dove non riecheggi un po' di musica. Salsa, Merengue e Bachata sono i balli più popolari, di cui alla fine della vacanza tutti hanno imparato qualche passo. Per "prepararsi", una buona idea può essere un Cd di Juan Luis Guerra o di Tonio Rosario. Se invece volete scatenarvi con atmosfere internazionali, spopola lo Chic Cabaret & Restaurant, spettacolo con cena, per un travolgente viaggio in note dagli anni '50 a oggi.
PER UN PO' DI ARTE - Non mancate Casa di Juan Ponce de León, l'esploratore spagnolo del XVI secolo che visse qui prima di partire alla conquista di Porto Rico. Nella città di Higüey, svetta invece la Basílica Catedral Nuestra Señora de la Altagracia, tra i più importanti siti religiosi della Repubblica Dominicana. Eretta in onore della Vergine di La Altagracia, patrona dei dominicani, si distingue per l'imponente arco di 69 metri e l'ingresso in bronzo e oro. Infine, il Museo de la Altagracia raccoglie un'incredibile collezione di dipinti e gioielli in oro tra il XVII e il XX secolo. (ANSA).
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